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Negreanu: “perché Ivey vincerà la causa contro il casinò…”

pokerstars_500_freeroll1143Il caso Ivey tiene banco anche dall’altra parte del mondo: in Australia, durante le WSOP Asian Pacific non si parla d’altro.

A sbilanciarsi è l'amico Daniel Negreanu: d'altronde si deciderà - nei prossimi giorni - sulla legittimità della vincita da 7,7 milioni di sterline, non proprio due noccioline.

Kid Poker ha dato vita ad una discussione animata al suo tavolo durante l'evento 1.600 $ Terminator.

"Penso che Phil vincerà la causa" ha affermato la stella di PokerStars a Jonathan Little e agli altri giocatori presenti al tavolo, come riportato da un giornalista di PokerListings in sala.

La tesi di Negreanu è chiara: "Ivey ha solo preso un vantaggio sfruttando le informazioni che erano a sua disposizione".

Originale il suo punto di vista sulla vicenda che può essere positiva per i casinò: "le case da gioco avevano bisogno di una pubblicità del genere: far sapere al mondo che tutti i loro giochi sono battibili".

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Un forte richiamo per i gamblers, ma tale frase non va decontestualizzata: al tavolo c’era il re dei professionisti (Phil Ivey) che ha sfruttato un errore di fabbricazione delle carte e, trattando alcune regole, si è preso un bel vantaggio. Si è giocato non in condizioni normali: in genere è il banco ad avere un edge matematico nel baccarat.

Negreanu batte il tasto su un altro aspetto: "il casinò potrebbe chiamare in causa il produttore delle carte difettose". La tesi quindi è chiara per il giocatore di Toronto: Ivey ha sfruttato un leak del casinò, non c'è nessun trucco o inganno. Tutti i players presenti al tavolo hanno dato ragione al veterano canadese.

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"E' così romantico battere un casinò... Faranno un film su questa storia". In effetti, la vicenda potrebbe riscuotere un successo enorme sul grande schermo. Questa decisione è destinata a condizionare, nei prossimi anni, il rapporto tra casinò e clienti: vedremo cosa decideranno i giudici.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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