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Quando il poker diventa leggenda

Quando il poker si fa leggenda: donne, ballo e… pistole

Terzo articolo della serie dedicata alla nascita e allo sviluppo di quel fantastico gioco che si chiama poker: da mito a leggenda, da leggenda a realtà. Leggi qui il primo articolo sul Vecchio West e qui il secondo sulla nascita dei cheater.

Durante la corsa all'oro in California, intorno al 1850, le case da gioco hanno cominciato a diffondersi un po' in tutto il Nord dello stato, offrendo una vasta gamma non solo di giochi da tavolo, ma anche di altre forme di intrattenimento collaterale, come musica e belle fanciulle disinibite.

Proprio la musica cominciò a prendere sempre più spazio. Nacquero sale da ballo praticamente in ogni insediamento: mentre i saloon continuavano a organizzare tavoli dedicati al gioco d'azzardo, l'attrazione principale cominciò a diventare la danza. I clienti di solito pagavano un biglietto da 75 centesimi (o 1 dollaro per i posti più in) per ballare: gli incassi venivano spartiti tra le ballerine e i proprietari dei saloon.

Dopo aver ballato tutta la sera, e magari aver fatto una capatina al tavolo da gioco, i clienti si facevano volentieri accompagnare dalle ragazze al bar: qui, le ballerine si trasformavano in potenti strumenti per convincere i gentleman a bere un drink in più - e ovviamente guadagnavano una percentuale per ogni bicchiere venduto.

Se una ragazza aveva dalla sua la fortuna di essere nata bella, e sapeva pure ballare bene, poteva pure guadagnare in una sera più di quanto un operaio guadagnasse in un mese. Le ballerine portavano a casa così tanti soldi che era raro, per loro, dover fare un altro lavoro. Anzi, diverse prostitute si resero conto in fretta che potevano guadagnare di più ballando che… facendo altro, insomma.

San Francisco scalza New Orleans: è la nuova capitale del gioco

Con la febbre dell'oro sempre più alta, il polo del gambling americano si spostò da New Orleans a San Francisco. Nacquero solo nella città californiana oltre 100 saloon e bordelli, pronti ad accogliere marinai, cowboy e chiunque fosse a caccia di fortuna.

Il Faro era già il gioco più popolare dei saloon del Vecchio West, seguito da altri passatempi oggi ormai dimenticati come il Brag, il three-card-monte, il Chuck-a-luck e il Grand Hazard, oltre all'High-Low e agli immancabili dadi. Fu proprio in questo periodo che il gioco d'azzardo cominciò a diffondersi anche in altre etnie: spagnoli, afroamericani, cinesi.

E donne, anche. Quello che fino alla metà del 19° secolo era un passatempo esclusivamente maschile, iniziò a fare presa anche tra il gentil sesso. Forse non avete mai sentito parlare di Madame Mustache e Poker Alice, ma di sicuro tutti quanti conoscete Calamity Jane, che a quanto pare non se la cavava bene soltanto con la pistola.

Meglio non scherzare con Doc Holliday

Doc Holliday
Doc Holliday

In breve tempo, molti degli insediamenti minerari del Vecchio West, come Deadwood, Leadville e Tombstone, divennero più famosi per le sparatorie che avvenivano durante le partite di carte che per l'oro e l'argento che producevano.

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Doc Holliday e Wild Bill Hickok impararono in fretta a migliorare le proprie abilità con le pistole parallelamente a quelle nel gioco. Fu in quel periodo che il codice del perfetto gambler cominciò a recitare qualcosa del genere: "prima sparare, poi fare domande".

Un codice decisamente istintivo e violento, perfettamente interpretato in questa storia che andiamo a raccontarvi. Proprio Doc Holliday stava giocando a Faro contro tale Ed Bailey, un delinquentello locale di Fort Griffin, nel Texas. A quanto pare a Bailey non importava la fama di badass di cui Holliday poteva vantarsi, perché cominciò a fare di tutto per irritarlo.

Ad un certo punto, Bailey iniziò a prendere le carte scartate e guardarle, cosa ovviamente proibita dalle regole del poker, una violazione che poteva portare un giocatore a dover rinunciare al piatto anche in caso di mano migliore.

Holliday provò ad avvertire Bailey un paio di volte, ma il bulletto decise di ignorarlo e guardare ancora una volta le carte scartate. Stavolta, Doc si prese il piatto senza mostrare la mano o dire una sola parola.

Bailey estrasse immediatamente la pistola da sotto il tavolo, ma prima che potesse mettere il dito sul grilletto, Holliday gli aprì la pancia con una coltellata. La scena fu raccapricciante: il sangue di Bailey schizzò praticamente ovunque, con il suo corpo che giacque inerte sdraiato sul tavolo.

[Continua…]

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