Il sogno di ogni appassionato è vedere Phil Ivey, Daniel Negreanu, Patrik Antonius e Gus Hansen seduti tutti allo stesso tavolo da poker, pronti a contendersi una montagna di soldi: lo spettacolo è garantito. Il film si è trasformato in realtà al Crown Casinò di Melbourne, nel Super High Roller dell’Aussie Millions con 250.000$ di buy-in.
Naturalmente, come in tutti i film a lieto fine, alla fine vince il più forte e così è stato con mister Ivey che in un heads-up di fuoco con l’amico-rivale Patrik Antonius, è entrato nella storia del torneo, prendendosi una bella rivincita, quando era ancora fresca la delusione per l’eliminazione al 12esimo posto del Main Event.
Tutto secondo copione con scenografia perfetta: sul tavolo c’erano 2 milioni di dollari australiani che spettavano al vincitore, con “i quattro dell’Ave Maria” che hanno spazzato via l’esclusivo campo delle dodici comparse presenti, tutte di primissima scelta. Nei primi livelli sono cadute subito le teste nobili di Tom Dwan, John Juanda, Sam Trickett e del detentore del titolo Erik Seidel. Ha bucato per un soffio il final table anche Jason Mercier.
Tra i comuni mortali solo Sorel Mizzi (quinto) è riuscito ad avvicinarsi a questi quattro semi dei del poker ma il fato aveva già deciso. D’altronde il destino a volte si diverte a giocare con la vita delle persone: sono stati mesi particolari per Ivey, con il crack di Full Tilt Poker, il lungo esilio dal poker giocato e dalle WSOP, con il conto in banca che iniziava a toccare livelli di guardia a causa del divorzio dall’ ex moglie e soprattutto dai mega assegni di Tiltware che non arrivano più. In Australia il ritorno alla vittoria, contro un field ristretto ma durissimo.
Con questo colpo Ivey entra nella storia dei tornei live, riprendendosi la seconda piazza dell’All Time Money List, dopo aver scalzato al secondo posto Daniel Negreanu che, per uno scherzo del destino, è stato l’uomo bolla in questo final table, uscito al quarto posto per mano di Antonius (JJ vs. A8 con board bianco). Il player californiano non vinceva dal 19 luglio 2010, giorno dell’ultimo braccialetto alle WSOP nel 3.000$ HORSE. Come detto Sorel Mizzi è uscito al quinto posto, dopo aver pagato dazio con Gus Hansen.
Con quattro players left, Ivey era già davanti a tutti e con il colpo ferale assestato da Antonius a spese di Negreanu, Gus Hansen è rimasto stritolato dalla furia dei suoi ex compagni di Full Tilt Poker.
Con K-8 il danese va all in sul flop J-4-K ma la sua top pair non basta: Ivey gli riserva una brutta sorpresa con J-4 ed il turn fa il resto con un altro J.
Per il buon Gus un ottimo terzo posto ma le luci della ribalta sono tutte per Ivey e Antonius che partono quasi alla pari: 2,2 milioni per lo statunitense e 1,8 per il finlandese. Ma non c’è storia, le stelle hanno già decretato il prescelto: in quattro mani Ivey risolve il match, con Patrik che deve chinare il capo ed accontentarsi di un bel pacco di quattrini. In tutti i casi, per una sera, ha vinto il grande poker. Il payout:
1. Phil Ivey 2.000.000 AUD
2. Patrik Antonius 1.200.000 AUD
3. Gus Hansen 800.000 AUD