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Van Hoof, Jacobson, Stephensen: il Main Event è una corsa a tre

[imagebanner gruppo=pokerstars] Si è da poco concluso il primo atto del tavolo finale per quanto riguarda il Main Event WSOP, ed ancora in gioco non ci sono due giocatori come previsto ma bensì tre: si tratta di Jorryt Van Hoof, Martin Jacobson e Felix Stephensen.

I tre sono rimasti a giocarsi il braccialetto, ed il montepremi, con stack pari a rispettivamente 89, 64 e 46 milioni di fiches, e se un deal difficilmente è stato trovato fino a questo punto ecco che in questa fase potrebbe diventare più realistico.

Si tratta forse del finale perfetto per gli appassionati, che probabilmente sperano numerosi in un heads-up fra Jorryt Van Hoof e Martin Jacobson, uno scenario assolutamente realistico ma al contempo ancora incerto, visto che Felix Stephensen ha capacità ed esperienza per insidiarli entrambi, dovendo fare in ogni caso i conti con le carte al pari degli altri.

L'olandese, assistito da un numeroso ed affiatato gruppo di sostenitori, a tratti è stato straripante, salvo poi vedere ridimensionata la propria chipleading, che in ogni caso non ha mai perso. Di sicuro i due avversari che ancora lo separano dal successo sono fra i peggiori che potesse augurarsi di avere, ma in ogni caso aver saputo tenersi lontano dai guai navigando sempre al comando fino a questo punto non può essere considerato un successo di poco conto.

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Martin Jacobson è certamente fra coloro che possono considerarsi maggiormente soddisfatti comunque vada, visto che lo svedese ha vinto mani decisive - come un coinflip da dentro o fuori contro Billy Pappas nel quale ha settato la sua coppia di cinque al flop contro l'AJ rivale - e non ha perso la testa quando invece le proprie carte sono finite nel muck, facendo in sostanza tutto quello che ci si poteva aspettare da lui.

Infine Felix Stephensen, abile e fortunato nel farsi bluffcatchare da Jacobson un trips di donne chiuso fra turn e river, che malgrado abbia perso terreno nella fase three handed sa perfettamente di essere ancora in lizza per non precludersi alcun traguardo. A conti fatti, il suo stack è ancora pari a 46 big blind, ed è quindi in grado di far male ad entrambi i contendenti, sbaragliando in quel caso le gerarchie in atto.

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Proprio per questo, e considerando che gli scalini del payout adesso si fanno vertiginosi, un deal è più che mai possibile. Il payout originale prevede infatti 10 milioni di dollari al vincitore, 5.148.000 $ al secondo classificato e 3.807.000 dollari al terzo. Facendo qualche rapido calcolo di ICM, ecco cosa ne risulterebbe nel caso in cui decidessero di spartirsi il bottino.

A Jorryt van Hoof, che per la precisione ha 89.625.000 fiches, spetterebbero 7.040.811 $, Martin Jacobson se ne andrebbe con 6.475.000 $ e Felix Stephensen incasserebbe 4.610.000 $: in questo modo tutti eviterebbero lo "spettro" della terza posizione, garantendosi nella peggiore delle ipotesi 800.000 dollari in più in caso di "medaglia di bronzo".

Il fatto che un accordo del genere possa essere raggiunto è naturalmente tutto da vedere: se non altro, hanno un'intera notte per pensarci su.

Ecco infine l'esito del tavolo finale fino a questo momento:

  1. Jorryt van Hoof 89.625.000
  2. Martin Jacobson 64.750.000
  3. Felix Stephensen 46.100.000
  4. William Tonking 2.849.673 $
  5. Billy Pappas 2.143.794 $
  6. Andoni Larrabe 1.622.000 $
  7. Dan Sindelar 1.235.862 $
  8. Bruno Politano 947.077 $
  9. Mark Newhouse 730.725 $
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