Mettersi in discussione e cercare nuove sfide non è mai facile nel mondo del poker soprattutto quando stai vincendo, ma Alessio “The Hurricane” Traverso l’ha fatto ed è stato premiato.
Il player ligure ha ottenuto risultati importanti nei tornei online. Era un regular nel cash game (NL200 e NL400) ma ha voluto trovare nuovi stimoli unendosi al super team di PokerMagia MTT e per lui parlano i numeri. In pochi mesi nella sua bacheca virtuale sono stati esposti i più importanti trofei del poker.it.
Ci puoi spiegare i motivi di questa clamorosa decisione?
Giocavo tantissimo ai tavoli cash ed ero un po’ annoiato dalla routine quotidiana. Così ho deciso di dedicarmi ai tornei. Avevo già giocato qualche MTT ed ho chiesto lumi ad amici come Mustacchione e Bendinelli. Da loro ho ricevuto feedback positivi. Tra di noi c’è stima e mi hanno assicurato che avrei potuto far bene. Attraverso PokerMagia sono riuscito in poco tempo a scalare i vari livelli, grazie anche al mio coach Paolo Ciuffi.
Da quale gradino sei partito nella scala MTT?
Il primo step è stato ad Average Buy-in 20. Non avevo fretta, volevo fare le cose con calma. C’è subito stato buon feeling con la nuova disciplina ed il profit è diventato interessante.
Risultati di rilievo?
Runner-up al MicroFestival di PokerStars e all’Explosive di iPoker. Ho vinto quattro volte il Master settimanale di Ongame e cinque volte il Big Ante, più vari tornei turbo come il Need for Speed.
Quali sono le difficoltà tecniche che può riscontrare un grinder cash game quando inizia a giocare i tornei?
Sei abituato a giocare deep e quando ti trovi a gestire stack ridotti le dinamiche cambiano. Un giocatore di cash game immagina che difficilmente si possono fare così tante cose anche con 20/25 big blinds. Il primo impatto non è semplice. In media, negli MTT, giochi 30/35 x. Inoltre, passi da giocare 6-Max a full ring nella maggior parte dei casi.
Con l’occhio del giocatore di cash game, puoi indicarci i difetti principali del field Mtt italiano?
Il giocatore medio non è molto performante nella fase post flop. Noto ancora un sacco di errori.
Hai notato nuovi trend nei tornei?
Da short stack è cambiato molto il gioco. Le strategie negli MTT si sono evolute nella la gestione di questo tipo di fase. Si sono ampliati gli orizzonti, i players sono in continua evoluzione e aggiornano nuove strategie studiando molto anche il gioco degli avversari. Ad esempio, prima raisare/foldare sotto 16x era considerato un tabù, ora è tutto diverso.
Programmi per il 2014?
Continuerò la sfida degli MTT. Sto studiando parecchio. Ho lasciato in secondo piano il cash game. Il mio coach di PokerMagia Paolo Ciuffi mi ha aiutato molto. Non solo dal punto di vista tecnico (è molto preparato) ma anche emotivo. Non è stato semplice: andavo comunque a rinunciare ad un win rate ma lui mi ha aiutato a trovare stimoli nei tornei. E’stata una fase di transizione tutt’altro che semplice dal punto di vista psicologico ma lui mi ha sostenuto, soprattutto nei momenti di swing.
Rispetto al cash game, negli MTT la varianza si fa più sentire ovviamente…
Si gli swing sono più marcati perché i payout sono molto verticali.
Rispetto al cash game, qual è l’aspetto che ti infastidisce degli MTT?
Ai miei livelli trovato action a qualsiasi ora nel cash soprattutto nel NL200. Negli MTT sei costretto a grindare ogni sera per otto ore. Non essere libero negli orari non è il massimo.
Vantaggi?
Giocare tornei è meno stressante rispetto al cash game, soprattutto dal punto di vista psicologico. Dopo molte ore che giochi, ti trovi comunque da gestire solo 3, 4 tavoli late stage ed è una situazione molto più ‘rilassante’ rispetto al cash, dove sei sempre impegnato in 9/10 tavoli. Sono due giochi a se stanti, due mondi differenti.
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