Giuliano Bendinelli è entrato a piedi uniti nelle polemiche sull’incremento della rake di PokerStars ed ha voluto partecipare all’attacco collettivo contro Daniel Negreanu che, nei giorni caldi, è uscito allo scoperto ed ha difeso le scelte aziendali di Rational Group.
Il player genovese si è sfogato: “non lo conosco personalmente. Ho giocato live in qualche evento contro di lui ma è logico che rappresenta un poker e una generazione diversa dalla mia”.
Che idea ti sei fatto del Negreanu giocatore?
Io sinceramente non l’ho mai giudicato così bravo.
Per lui parlano i risultati: straordinari…
E’ diventato famoso, vincendo molto, in un momento pokeristico diverso. Era più facile nel 2002-03, c’erano senza dubbio giocatori più scarsi di me e Musta in giro.
Però la sua abilità è stata quella di continuare a vincere anche in un’epoca differente, questo lo devi riconoscere.
Senza dubbio non sta andando male neanche ora. Sta tenendo botta, ha la possibilità di giocare i tornei più ricchi del mondo e questo lo aiuta.
I field degli high roller sono sempre più duri, negli ultimi EPT non si scherzava.
Si ed in quel field, Daniel è mezza carne morta. Contro i businessman invece gioca molto bene, è quella la sua forza.
Sei convinto di questo?
Si, gioca benissimo contro i players scarsi, anche quella è una qualità. Contro Colman non c’è storia. Dico Colman ma potrei fare il nome di altri 20 giocatori del livello di Dan che sono skillati come lui. In giro ci sono una ventina di fenomeni in questo momento e contro di loro Negreanu va in difficoltà, ma è normale.
Abbiamo capito che negli high roller non è il tuo favorito…
Diciamo che sono circa 50 i regular. Daniel contro 25 di essi, non è Ev+.
KidPoker non è il tuo punto di riferimento, ora è chiaro.
Non lo stimo tantissimo.
Per te quindi non è nella top 20 live?
Diciamo che è lontano anche dalla top 100. Gioco molti tornei live anche con buy-in importanti e ti posso assicurare che ci sono un centinaio di ventenni molto forti in giro. Alcuni sono anche sconosciuti al grande pubblico, ma a livello di skill teoriche non sono secondi a nessuno. Con la run giusta, si faranno conoscere.
Sono così forti?
Livello di pensiero superiore. Ma non è un problema di Negreanu, è un problema generazionale. E’ una questione di turnover che accade in tutti gli sport, figuriamoci nel poker.
Nella old school non stimi nessuno?
Jason Mercier. Non è vecchio ma appartiene ad una generazione diversa da quella emergente. Lo stimo molto, anche se non è nella mia top 100. Grazie al suo immenso talento riesce a rimediare a qualche leaks.

Ma Mercier non è così vecchio.
Diciamo che tra i senior è il più giovane. Ha iniziato a vincere in modo molto precoce. Ha esperienza e talento da vendere, è riuscito ad adattarsi ai meccanismi del nuovo poker. E’ rimasto abbastanza al passo con i giovani ed ora continua ad avere un certo edge sui regular medi.
Per tanto tempo ha dominato, ora è così lontano dai top?
E’ stato il migliore al mondo, per me, dal 2009 al 2011 nel live. Ora è in lento declino ma guai sottovalutarlo.
Chi sono i tuoi prescelti?
E’ dura, difficilissimo poter fare una classifica. Ci sono tanti ventenni che sono molto forti. Se proprio devo fare due nomi dico Dan Colman e Ole Schemion.