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Brian Hastings: "così abbiamo risolto il gioco di Isildur1"

Brian HastingsNel poker online, raramente una voce che circola si rivela infondata. Quando Brian Hastings distrusse in qualche ora le velleità di Isildur1, in molti pensarono che nella sessione più vincente della storia del cash game online ci fosse lo zampino di un lavoro di gruppo.

In effetti è stato - in qualche modo - così. E' lo stesso Brian Hastings ad ammetterlo in una intervista ad ESPN, in cui rivela che insieme a Brian Townsend e Cole South - suoi colleghi del team Cardrunners - ha studiato lo stile del giovane player svedese, condividendo le esperienze e facendone uno studio accurato per trovare le contromisure.

"Abbiamo fatto un grosso studio delle sue abitudini", ammette Hastings. "Onestamente, devo dare gran parte del merito a Brian Townsend: lo considero il più grande "lavoratore" che conosco nel poker. Ha analizzato il database degli heads up giocati da Isildur1, costruendo via via i range che Isildur usava in determinati spot".

Brian TownsendHastings continua dichiarando "In un certo senso, mi dispiace che non sia stato lui a cogliere i frutti di questo studio, anche se ovviamente sono felice che sia toccato a me, ma Brian ha fatto veramente un gran lavoro. Noi tre abbiamo discusso veramente una quantità incredibile di mani, e in questo devo essere grato anche a Cole (South, ndr)".

Anche Townsend dice la propria sull'argomento: "Se fossero stati Antonius o Ivey a papparsi i soldi di Isildur1, ci sarei rimasto molto male, ma Brian è uno di noi quindi ok!" . D'altra parte, lo stesso Townsend ha fatto la sua parte vincendo allo svedese circa 1.7 milioni di dollari prima che Hastings lo polverizzasse del tutto.

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Ma tutto ciò è corretto?
Alcuni sostengono addirittura che i tre si siano alternati allo stesso computer contro Isildur1, ma i pro del team Cardrunners negano. Si tratta di studio comune e nulla più. D'altra parte, dichiara ancora Townsend, "ai livelli più alti, ci sono players che giocano vicino alla prefezione, molto più di prima. Il poker si sta avvicinando sempre più al diventare un gioco risolto. Questo studio ci aiuta ad avvicinarci a quella che è la migliore decisione matematica per ogni dato momento. Alla fine, è questo che decreta il successo".

Lavoro di gruppo per aumentare l'efficienza e giungere alle corrette conclusioni (e soluzioni, in un certo senso) prima di altri. E' questo il senso del loro studio, anche se eticamente qualche dubbio rimane. Ma anche nel poker "homo homini lupus", e in un certo senso è normale che lo sia. "A questi livelli, è dai piccoli dettagli che si possono trarre dei grossi vantaggi. Ciò fa la differenza, ed ecco perchè la nostra analisi si è rivelata così importante", conclude Hastings.

E tu, cosa pensi di questa vicenda? Vieni a dire la tua sul nostro Forum. La più grande poker community italiana ti aspetta!

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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