Vai al contenuto
vanessa-rousso

Vanessa Rousso: “il mio segreto per sopravvivere nel poker”

pokerstars_500_freeroll114Vanessa Rousso è atterrata in Australia per le WSOP Asian Pacific motivata più che mai, dopo un periodo molto difficile della sua esistenza.

Stiamo parlando di una vera star, capace di resistere per ben nove anni ai vertici del poker mondiale, l’unica giocatrice con uno sponsor di spessore come GoDaddy e tra i pro di PokerStars tra i più longevi del team.

Sport Illustrated le ha dedicato una copertina, lei ha contribuito ad accresce la popolarità del poker e, in tutto questo, Vanessa ha trovato il tempo anche di vincere 3,5 milioni di dollari. Un’icona che non tramonta.

Lady Maverick si è presa una lunga pausa quest’anno e la morte dell’ex marito Chad Brown ha senza dubbio condizionato la sua vita a 360 gradi: “per sei mesi ho giocato poco a poker. Faccio tutto questo da nove anni, tutti i giorni. E’ il mio lavoro e diventa un po’ forzato. Per questo ho sentito il bisogno di staccare la spina per un po’…”.vanessa-rousso

Ricaricate le batterie, la Rousso va a caccia del braccialetto a Melbourne. “Sono veramente affamata – risponde ad un blogger di PokerListings in Australia – ho voglia di non fermarmi per i prossimi 5 mesi”.

WSOP Asian Pacific, poi Montreal, Vegas e Sud Africa: Vanessa è pronta per il lungo tour. Ma la stella di PokerStars ha un segreto: la sua passione per la musica. Un rifugio per lei essenziale.

Da circa tre anni ha intrapreso la carriera da Dj: “la musica mi permette di usare la parte destra del cervello e mi dà qualcosa di diverso. Così la mia vita non è interamente assorbita dal poker”.

Il pericolo è quello di essere prigionieri della varianza che può condizionare umore e stati d’animo. Lady Maverick sembra aver raggiunto un discreto equilibrio nella sua esistenza: “cerco di trascorrere più tempo possibile con i miei amici e la mia famiglia. In questo modo, i downswing non condizionano le mie giornate”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

vanessa-rousso

La Rousso trova rifugio nella consolle anche per un altro motivo: “Il poker è un gioco a somma zero. Quando vinco c’è un’altra persona che sta perdendo. Nel lungo periodo questo aspetto fa male alla mia anima”.

“Per fortuna, nella musica, quando suono, il mio successo si trasforma nella felicità di molte persone che ballano e si divertono”. Il suo oramai è un rapporto di odio-amore con il poker, eppure il gioco le ha dato tanto, forse tutto o quasi.

Lei è una delle poche sopravvissute dal boom mondiale ad oggi: “le persone che sopravvivono in questo gioco, sono sempre costrette ad evolversi e questo è un aspetto che mi dà molti stimoli e mi aiuta a rimanere al top”.

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI