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PokerStars ammette: 'Sì, la rake ai tavoli playmoney è molto alta'

A qualcuno potrà sembrare forse uno scherzo, ma l'argomento è tanto interessante quanto serio: il mercato delle playmoney fiches su PokerStars ha un suo peso, e così il fatto che su questi tavoli la rake sia particolarmente elevata non è passato inosservato.

Su TwoPlusTwo è infatti nata una discussione al riguardo, al punto che il "playmoney poker room manager" di PokerStars - sì, ne esiste uno - ha ritenuto opportuno intervenire per fare chiarezza sull'argomento.

Per la verità, quest'ultimo aveva già spiegato le ragioni della poker room in un'altra discussione nata mesi fa sul forum statunitense, ed ha così ribadito alcuni punti: "La rake è alta? Sì, se comparata con quella dei tavoli a soldi veri sembra addirittura esorbitante - ha ammesso - ma c'è una ragione per cui questo accade, e non è quella che potreste immaginare".

Il motivo è tenere sotto controllo il volume complessivo delle fiches in circolazione, in modo da evitare "un' inflazione" troppo forte che costringa la poker room a continui aggiustamenti nei livelli di gioco offerti: "Se permettessimo che l'ammontare delle fiches in circolazione crescesse senza controllo dovremmo alzare continuamente gli stakes offerti, e questo influenzerebbe il mercato delle playmoney stesse".

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Pare che ai tavoli playmoney la rake arrivi fino al 5% senza CAP

Spiega infatti: "Al momento 165 milioni di fiches costano 199 dollari, ed i livelli più alti hanno bui 5.000.000/10.000.000. Se dopo alcuni mesi il livello più alto fosse 100.000.000/200.000.000, potrebbe fare lo stesso acquisto? Siamo comunque una compagnia, e dobbiamo preservare i profitti che derivano dal mercato delle playmoney fiches".

Profitti importanti, visto che Lee Jones - una persona decisamente informata sui fatti quando si tratta di PokerStars - qualche tempo fa aveva ammesso che la metà delle mani giocate su PokerStars avvengono a tavoli a soldi finti, e soprattutto considerando che la poker room può offrire gioco a soldi finti anche nei mercati non regolamentati come gli Stati Uniti, ed anche vendergli le fiches finte.

Infatti, trattandosi di playmoney, il giocatore non può ma fare cashout di denaro, e quindi PokerStars non nasconde che questa "costola" dei loro affari sia tutt'altro che marginale: "Quanto guadagniamo grazie al mercato delle playmoney fiches? Mi spiace, ma questo non posso dirlo - ha concluso il rappresentante della poker room - vi basti sapere però che si tratta di un mercato grande abbastanza da giustificare l'impiego full time di uno staff dedicato". Il che rende certamente l'idea.

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