Quando si parla di scommesse è doveroso fare una premessa: nei campionati più noti è molto difficile battere i bookmakers. I quotisti oramai riescono a bilanciare le quote in maniera quasi del tutto perfetta, anche se nelle prime 10 giornate ci sono sempre le sorprese che spiazzano tutti.
Non scordiamoci che il banco conserva un vantaggio statistico (percentuale di allibramento).
Per tante ragioni è sempre più arduo superare i bookies e le value bets reali (ovvero quando il prezzo della scommessa è pagato più della probabilità che un risultato si realizzi) sono rare: in genere un infortunio, una squalifica ed anche un semplice raffreddore, vengono pesati dai risk manager.
Pertanto, quando parliamo di calcio, in particolare in campionati come Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1 e Bundesliga, è difficile poter sfruttare leaks del banco o trovare valore in una quota.
C'è un metodo che però esula e prescinde (in parte) dai meccanismi delle value bets e online, questo sistema viene definito "scommesse ignoranti". Ci sono parecchie statistiche su internet, uno dei siti più completi e affidabili, a nostro avviso è statistichesulcalcio.com (dove troverete pubblicate molte note interessanti).
Non possiamo garantirvi che questo sia un metodo vincente, c'è una forte spaccatura tra gli scommettitori: c'è chi è a favore e chi contro. Dal punto di vista statistico però è uno studio molto interessante (per questo ci sentiamo di consigliarvi una rapida lettura).
In questo Articolo:
SCOMMESSA IGNORANTE: COME FUNZIONA
Il concetto di scommessa ignorante è semplicissimo. Significa puntare sempre una stessa somma, ogni giornata, su una squadra a prescindere da assenze, scelte tattiche, quote e altre variabili. Ad esempio, ad inizio campionato decido che quest’anno l’Inter è una squadra ben costruita ed ha la mia fiducia. Per 38 giornate punterò sempre sull’Inter vincente 10€. In queste prime giornate ho speso 120€, incassandone 162 lordi (il rendimento, fino a questo momento è stato del 36%). Ci sono però dei fattori da tenere presenti.
CONTRO-INDICAZIONI
Non è detto che scommettere sulle squadre con un alto win-rate sia sempre profittevole, perché in genere, su questi team le quote sono schiacciate verso il basso. Non c’è valore, semmai, rischiamo di essere pagati di meno rispetto alla reale probabilità di uscita dell’evento.
Solo pochi top team sono in positivo. Prendiamo il Bayern Monaco, in questo momento offre l’11% di ROI, ma le quote saranno destinate a diminuire nel lungo periodo. Nella Liga il Barcellona è all’8%.
DELUSIONE JUVENTUS
La Juventus che, alla 12esima giornata, presenta un picco negativo del 36%. Cioè, chi ha scommesso sulla squadra di Allegri sempre vincente ha perso il 36% dei suoi soldi investiti. Chi invece dalla prima giornata ha scommesso contro, bancando i bianconeri, ha ottenuto un rendimento superiore al 70%.
SASSUOLO AL TOP MA IL ROI SI SGONFIA?
Facciamo un altro esempio: ad inizio stagione ho fiducia e decido di scommettere sul Sassuolo ogni settimana. Ipotizziamo che scommetto in singola 10€ sulla vittoria della squadra emiliana, a prescindere da tutto. In questo momento, avrei speso 120 euro, ne avrei guadagnati 200,51€ lordi, per un ROI del 71%. Attenzione però: è logico pensare che il 71% sia un rendimento sproporzionato, per questo motivo non è detto che da oggi in poi sia più conveniente.
La strategia di diversi appassionati è esattamente il contrario: individuare le squadre con un rendimento sproporzionato ed iniziare a scommetterci contro.
Ma perché il Sassuolo potrebbe sgonfiarsi nelle prossime giornate? Non è detto che vi sia un crollo delle prestazioni del team allenato da Di Francesco ma è naturale che i quotisti bilanceranno meglio le quote sul Sassuolo.
STAGIONE 2014-2015: TOP INVESTIMENTI
Prendiamo le statistiche delle stagioni passate in serie A per comprendere che sopra ad una determinata soglia il rendimento percentuale del 70% sia difficile immaginarlo nel nostro campionato.
Nel 2014-2015 la squadra con il più alto ROI è stato il Genoa con il 33%, seguita dalla Juventus con il 15%. In Liga l'anno scorso si è messo in evidenza il Malaga (+32%).
In Ligue 1 Nizza e Guingamp con il 29%, In Bundesliga si sono toccate percentuali molto più alte: Borussia M. 57% e Ausburg 40%.
PUNTARE CONTRO I TOP TEAM IN CRISI
Puntare sulla sconfitta del Borussia Dortmund nel 2014-15 è stato molto profittevole (+107%) ma è un'eccezione. Certo, scommettere contro squadre famose in crisi può essere interessante, perché spesso le quote sono condizionate dalla liquidità. Cosa significa? Molti tifosi continueranno comunque a scommettere sulla loro squadra del cuore e, in modo inevitabile, le quote saranno poco generose (in ottica di una corretta gestione del rischio) e vi sarà convenienza a bancarle. Lo stesso si potrebbe dire della Juventus quest’anno, ma la squadra di Allegri risulta comunque una squadra imprevedibile.
PREMIER LEAGUE: LOGICHE DIFFERENTI
La Premier League si rivela invece un campionato diverso dalle logiche della Serie A. Vi è maggiore imprevedibilità ed equilibrio (per via di una più equa distribuzione dei proventi televisivi tra i club). Nel 2013-2014 il Sunderland fece registrare il 50% di ROI e il Crystal Palace il 43%. La passata season lo Swansea addirittura il 61% e lo Stoke City il 60%. La Serie A è però diversa. Lo confermano anche i dati delle stagioni precedenti.
SERIE A: STAGIONI PASSATE
Nel 2013-2014 l'Atalanta è in testa con il 31% seguita dalla Juventus dei record di Conte con il 24%. Ed è incredibile come un top team sia riuscito ad avere un ROI così alto, ma mai nella storia dei campionati europei una squadra ha toccato i 103 punti. Quello stesso anno il Verona di Mandorlini ha chiuso con il 20%.
Andiamo ancora più indietro: 2012-2013 Chievo 27% e Sampdoria 22%, 2011-2012 Bologna 27% e Parma 17%, 2010-2011 Palermo 33% e Udinese 26%.
CONCLUSIONI:
1) le squadre outsider ovviamente, anche in questo tipo di scommessa, sono quelle che regalano i rendimenti più generosi ma, ovviamente, sono anche gli investimenti più rischiosi. Non è mai semplice individuare una squadra di seconda, terza fascia che può fare l'exploit. Anche perché queste squadre sono imprevedibili e spesso non hanno un rendimento costante e, di conseguenza, godono di quote molto alte. In tutti i casi preparatevi ad un'alta varianza.
2) Risulta evidente che i quotisti in serie A difficilmente concedono rendimenti elevanti sopra il 40%.
3) Per tutta questa serie di ragioni è impensabile che il Sassuolo mantenga, da qui a fine campionato un ROI così elevato superiore al 70% come testimoniano i dati pubblicati da statistichesulcalcio.com. Ma nel calcio mai nulla è impossibile. Sul Sassuolo è logico che i quotisti siano stati presi di sorpresa nella prima parte della stagione, ma dopo 12 giornate potrebbero - come detto – prendere le necessarie contro mosse e offrire quote più prudenti.
FIORENTINA E INTER
Anche la Fiorentina al 54% non scherza ma non era facile, ad essere onesti, prevedere il suo primato in Serie A in estate. Ad inizio campionato sarebbe stato più logico puntare sull'Inter vincente (considerato la faraonica campagna acquisti): la squadra di Mancini in questo momento sta regalando il 36% ai suoi fedeli scommettitori che non hanno smesso per una partita di puntare sulle vittorie dei nerazzurri.
Nella prossima puntata esamineremo più nel dettaglio le squadre più profittevoli della serie A e degli altri campionati.