Dodici mesi fa Sergio Castelluccio ci aveva fatto sognare, sfiorando il tavolo finale del Main Event, con un incredibile 14esimo posto (da 451.000 dollari). Il “geniodelletartarughe" volerà a Las Vegas la prossima settimana, pronto a dare ancora una volta il suo contributo alla causa azzurra.
Sergio, i tuoi programmi per le World Series?
Partirò il 22 giugno. Penso di fare 4,5 eventi di No Limit Hold’em, prima del Main Event.
Nelle pause, ti dedicherai come sempre al cash game?
Sinceramente quest’anno penso proprio di no. Voglio mantenere energie e concentrazione per i tornei, soprattutto il Main Event.
Quali MTT hai selezionato?
Parliamo solo di NLHE: due da 1.000$, due da 1.500$ e uno da 5.000$. Spero di non giocarli tutti… ma di fare qualche day 2.
Da Las Vegas arrivano informazioni di tornei da 1.000 e 1.500, relativamente facili per voi professionisti.
Si, in effetti è proprio così. I field sono alla portata, forse dovevo partire prima ma sono contento di stare a Vegas tre settimane.
Per il Main hai pianificato un programma preciso, considerando le precedenti esperienze?
Farò il day 1a in modo da avere più giorni per riposare, ma è meglio non dirlo per scaramanzia…
Rimpianti per l’anno scorso?
Certo, sono occasioni che, molto probabilmente, capitano una volta sola, l’amaro in bocca rimane, ma alla fine c’è la soddisfazione per il risultato. Poi, non si sa mai… Chi lo sa magari, riesco a migliorarmi quest’anno.
Sei anche un giocatore di cash game: puoi consigliare qualche partita interessante a Las Vegas?
Dipende sempre dal target. Ci sono tavoli per tutti i gusti: per chi gioca l’1$-2$ e l’1$-3$, consiglio di andare nei casinò meno noti per il poker. Possono riservare molte sorprese positive, con ai tavoli gli ospiti degli hotel che dalla roulette passano al poker. Per i livelli più importanti invece, e non lo scopro io, ci sono l’Aria, il Bellagio e il Venetian.
L’anno scorso che idea ti sei fatto del field del Main Event?
In genere non sono mai stato fortunato nei day 1 nelle edizioni precedenti. Dodici mesi fa invece, mi hanno cambiato subito il tavolo ed avevo avversari non molto skillati. Sono riuscito a sfruttare l’occasione ed accumulare parecchie chips. Il day 1 l’ho chiuso nella top 10. Nei giorni successivi invece gli avversari erano molto tosti.
C’è qualcuno che ha conquistato la tua stima?
Annette Obrestad. Senza dubbio una giocatrice capace. L’avevo già affrontata, è molto brava nei tornei.
Sempre aggressiva?
Molto capace, veramente brava.
Tra i tuoi connazionali chi vedi favorito?
L’anno scorso lo avevo detto: per gli italiani è arrivato il momento di raccogliere quanto seminato. Ed avevo ragione! Ci stiamo levando tante soddisfazioni, i risultati sono arrivati. Abbiamo giocatori veramente forti. E sono felice per Mustacchione, meritava queste vittorie. E’ molto bravo, così come Andrea Dato e Dario Sammartino, players che ho sempre stimato.