Avete presente il Giuliano Bendinelli bullo tra i bulli, quello che amava provocare e proporsi in maniera marcatamente "aggro" sui social network? Dimenticatelo, perchè il Bendi versione 2016 sembra davvero un'altra persona.
Da qualche giorno si trova a Las Vegas insieme ad Alessandro Borsa e altri amici, dove tra poche ore inizierà la sua campagna torneistica delle WSOP. Una campagna iniziata a fari spenti, con una discrezione a cui non eravamo abituati e che diventa il punto centrale di questa breve ma interessante intervista.

Da quanto tempo sei a Vegas, per quanto ci rimarrai e che schedule hai preparato?
Sono a Vegas da una settimana, ci rimarrò per due mesi e giocherò tutti gli eventi WSOP compresi tra 1k a 5k di buy-in, più qualche torneo carino in altri casino come il Venetian.
Hai cambiato completamente approccio mediatico, scegliendo un profilo basso che contrasta molto con quello che hai usato in passato. Il vero Giuly è questo o sei semplicemente cresciuto?
Un po' sono cresciuto, un po' devo dire la verità: è dura braggare e fare il bullo su Facebook, quando sei in un periodo abbastanza lungo in cui non fai risultati degni di nota per l'ABI che giochi, sia live che online...
Un "umiltà time" che non mi sarei mai aspettato! Scherzi a parte, la bad run ha intaccato in qualche modo la fiducia in te stesso o ti valuti sempre come prima, ovvero in un field di assoluta elite?
Assolutamente, mi valuto sempre come prima e sono stra-confident sulle mie skill. Purtroppo questo è un giochino anche di run e ora sto passando il primo periodo veramente buio della mia carriera, ma penso che dopo 7 anni che faccio questo lavoro ci può stare che capiti un periodo del genere. Devo saperlo accettare ed uscirne più forte di prima.
E mettendo da parte questo Bendi così maturo, mi dici un nome (italiano o straniero non importa) su cui punteresti i tuoi soldi in queste WSOP?
Per queste WSOP non ho proprio dubbi e punterei su un esordio alla grande del mio compagno di stanza qui a Vegas: Alessandro Borsa.
"Giudinho" è dunque la scelta di Giuliano Bendinelli per queste WSOP. Ma il 25enne genovese impressiona per questa metamorfosi: il "Bendinelli-personaggio" a cui eravamo abituati era divertente anche per quel suo modo di spaccare il pubblico tra chi lo ama e chi non lo sopporta. Se perdere un personaggio significherà (ri)acquistare un top player allora il poker italiano ci avrà guadagnato. E lui, ovviamente, anche di più.