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Luigi Curcio, da 10800 a 233800 chips nel day 2C con un solo showdown: "Ho fatto una mezza magia, lo so."

Non vuol dire ancora nulla perchè il cammino è ancora lunghissimo, ma quello che ha combinato Luigi Curcio al day 2C del Main Event WSOP è davvero qualcosa di eccezionale e vale la pena raccontarlo. Il day 1C del poker pro calabrese era finito con poche speranze, a causa di uno stack davvero ridotto: 10800 fiches. Alla ripresa, con il livello 300/600 ante 100, sarebbero stati meno di 20 big blinds. In cinque livelli, che equivalgono a 10 ore di gioco, è cambiato tutto: il chipcount di fine day 2 dice 233800 chips! "Ho fatto una mezza magia, lo so", ci dice Luigi prima di andare a letto per il meritato riposo. "Ma vuoi sapere quale è la cosa bella? In 10 ore ho giocato in tutto due showdown, di cui uno contro un giocatore con 4bb..." Davvero è possibile ventuplicare lo stack senza quasi mai arrivare a showdown? Curcio conferma: "L'unico importante che ho giocato è stato quando avevo già 130mila e, su flop 554, un tipo mi ha shovato 50mila. Io ho chiamato con 88, lui aveva A6 e sono andato io". Un recupero prodigioso, grazie soprattutto a una sistemazione agevole. Luigi partiva cortissimo in un tavolo che vedeva anche la presenza di Chris Moorman, Matt Affleck e Andre Akkari, "ma mi hanno spostato subito su un tavolo molto facile in cui sono stato diverse ore, risalendo fino a 130mila senza mostrare mai le carte. Poi c'è stato il colpo che ti ho raccontato..." Adesso lo attende un tavolo con Brock Parker subito a destra e diversi giocatori non troppo conosciuti: Seat 1: Brock Parker 54,500 Seat 2: Luigi Curcio 233,800 Seat 3: Patrik Korsar 144,900 Seat 4: Phani Ramineni 32,900 Seat 5: Diego Gomezgonzalez 131,900 Seat 6: Kane Kalas 178,300 Seat 7: Nathan Gamble 169,000 Seat 8: Ajay Chabra 369,100 Seat 9: Nathan Gubieski 51,000 Soprattutto, lo attende il meritato riposo prima del day 3. E una storia ancora tutta da scrivere...
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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