Vai al contenuto

Dusty Schmidt: "In 5.000 migliori di Hellmuth"

Phil Hellmuth, troppo 'personaggio' per SchmidtDusty "Leatherass" Schmidt è tornato recentemente a parlare di Phil Hellmuth, affermando che quest'ultimo non sia più fra i migliori cinquemila giocatori di poker al mondo, a causa di una scelta che lo ha reso sempre più uomo marketing e sempre meno giocatore di poker.

Queste le parole di Schmidt: "Phil ha avuto molto successo in passato, e c'è stato certamente un momento in cui è stato il migliore al mondo, ma durante il poker boom degli scorsi anni mentre molti giocatori si sono concentrati sul migliorare le proprie capacità lui è andato nella direzione opposta, usando il proprio brand per guadagnare denaro".

"Leatherass" non critica questa scelta in quanto tale, ma sottolinea come non possa che aver avuto delle ripercussioni negative sul gioco espresso da Phil: "Credo che abbia sbagliato nell'ignorare completamente il proprio gioco, finendo col diventare un player mediocre. In tutta onestà, credo che oggi non sia fra i migliori 5.000 giocatori al mondo, anche se potrebbe tornare ad esserlo se ci lavorasse su, perché è una persona intelligente".

Che 'Leatherass' non stimasse Hellmuth era notoParole che mitigano appena un concetto che in molte forse condividono ma sarebbe assolutamente inaccetabile per Hellmuth, così come per buona parte dei giocatori che lo vedono tutt'ora come un modello. Anche se Schmidt precisa di non aver nulla di personale contro di lui, l'atteggiamento de "the poker brat" proprio non gli va giù: "Preferirei preoccuparmi di diventare davvero il miglior giocatore al mondo, ed anche una volta riuscitoci non sono sicuro che me ne andrei in giro a dire che lo sia".

Scopri tutti i bonus di benvenuto

D'altra parte, c'è anche chi nel commentare l'intervista ha assunto un punto di vista forse più cinico ma non per questo insensato. Infatti, secondo questa prospettiva se lo scopo del giocare a poker professionalmente è quello di guadagnare denaro, Phil Hellmuth sarebbe riuscito a farlo in maniera magistrale, questo in un contesto che negli anni si è fatto sempre più competitivo e quindi difficilmente profittevole, anche nei tornei live.

Per quanto possa apparire un'argomentazione ragionevole, difficilmente sarà sufficiente per far cambiare idea a Dusty Schmidt, e probabilmente non soltanto a lui.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI