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Mike Matusow prova un grosso bluff al WPT

Nell'ormai classico appuntamento settimanale con Phil Hellmuth, questa volta il famoso Pro americano analizza una mano giocata al World Poker Tour dall’amico Mike Matusow.

“Qualche mese fa, al final table del WPT Bay 101 Shooting Star Championship, Mike “The Mouth” Matusow si è ritrovato a battagliare per la vittoria. Con soli quattro giocatori rimasti, e con bui 15.000/30.000 e ante di 5.000, Mike apre a 10 da utg per 70.000 con stack di 1,8 milioni di chips. Il professionista Alan Sternberg chiama da bottone con 4 4 avendo a disposizione 3,7 milioni di gettoni.

Il flop porta k 9 9 e Matusow esce puntando di 85.000 trovando il call dell’altro. Il turn è un 6 e questa volta Mike decide per un check e l’avversario punta invece 125.000. Per nulla intimorito da quella bet, Matusow prova la sua mossa e controrilancia di altri 200.000 fino quindi a 325.000. Alan ci pensa circa 30 secondi ma alla fine chiama ed il river porta un 3 . Mike punta 500.000 e l’altro calla ancora.

Ora, prima di analizzare la mano nel dettaglio, è meglio spiegare il contesto in cui si è svolta l’azione. Mike non aveva provato neanche un bluff nelle ultime ore di gioco, ed appariva come il più tight al tavolo. Detto ciò, il suo open-raise a 70.000 è pari a poco più di 2 volte il big blind, cosa standard per il 2011 ma che non significa che la gradisca perché io avrei fatto 3x oppure circa 90.000. Il call di Alan va bene.

La continuation bet di Mike è anch’essa una giocata standard ed il check al flop è ok. Sembrava che quell’A-10 non fosse la mano migliore ed allora perché rischiare un’altra grossa puntata? Invece, i 125.000 di Alan sono interessanti: può aver pensato che la sua coppia di quattro fosse buona ed aver individuato una certa debolezza nell’azione di Matusow.

Ci sono due motivi per cui mi piace la bet di Alan: innanzitutto serve a freezare l’action di Mike al river cioè ad impedirgli di puntare ancora più forte sull’ultima street nel caso abbia una coppia più alta della sua. E poi, serve a proteggere la propria mano perché potrebbe indurre Matusow a foldare qualcosa come AQ. D’altro canto, però, la puntata di Alan rischiava di metterlo in una situazione difficile. Se Mike avesse deciso di re-raisare forte, lui avrebbe probabilmente dovuto buttare le sue carte nel muck perché poteva solo battere un bluff, e ricordate che Matusow non aveva bluffato per tutta la giornata.

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Andando avanti, mi piace il raise di Mike al turn ma io avrei fatto di più, tipo 400.000. Infine, molto bello il suo bluff da 500.000 al river! Matusow aveva una buona lettura dell’avversario ed infatti mi ha confessato più tardi che pensava proprio che Alan avesse una coppietta. Inoltre, la sua immagine percepita era parecchio tight e la size della bet era esattamente uguale a quella che avrebbe utilizzato in caso avesse avuto AK.

Mike ha certamente mostrato parecchio coraggio bluffando su tre street di fila, ma due fattori secondo me hanno lavorato contro di lui: Alan aveva già chiamato per altri 325.000 al turn e ciò rendeva più probabile il fatto che potesse callare anche i 500.000 al river. Inoltre, Sternberg aveva uno stack nettamente superiore a quello di Matusow ed una chiamata di quell’entità non gli avrebbe procurato troppi danni.

Dando credito ad Alan per aver chiamato tre street con soltanto una coppietta di 44, lo stesso ha poi vinto il torneo per un premio da oltre 1 milione di dollari."

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