A poche ore dalla composizione del tavolo finale, a Las Vegas si dibatte su chi sia il favorito per la vittoria del Main Event WSOP. Tra i November Nine, non c’è, come negli ultimi due anni, un nome altisonante all'altezza della fama e del talento di Michael Mizrachi o Phil Ivey. L’unico player veramente caldo sembra Ben Lamb ma in molti si domandano se la sua stella si raffredderà con l’arrivare dell’autunno. Di sicuro non reciterà la parte dell'agnellino sacrificale.
I bookmakers della Strip si affidano però soprattutto alla statistica e vedono nel chipleader Martin Stazko il favorito. I quotisti del Wynn Casinò bancano il player ceco 3-1 (ovvero 4 volte la posta: su 10$ scommessi se ne vincono 30$ netti, su un totale di 40$ incassati).
Giocatori con maggiore esperienza, come i tre statunitensi, sono in lavagna con quote più alte: Matt Gianetti, Phil Collins e Ben Lamb vengono offerti a 7 (6-1). Più staccati gli short stack al tavolo come il giovanissimo ucraino Anton Makievskyi e l’inglese Sam Holden, pagati rispettivamente 12 e 15 volte la somma scommessa.
I bookmakers inglesi invece prevedono maggiore incertezza al final table e pagano più alto il leader ceco Martin Stazko 9-2 (5.5 volte la posta). Sullo stesso piano l’irlandese Eoghan O'Dea, forte di ben 33 milioni di chips (il secondo al tavolo). E’ naturale che le società di betting britanniche operando anche a Dublino e dintorni, siano costrette a mantenere più bassa la quota sull'idolo locale, per una migliore gestione del rischio. Proprio per la stessa logica, Samuel Holden è stato messo in lavagna a 13.
Ben Lamb è pagato 6 volte la posta (5-1), più alte le quote offerte per il giocatore di cash High Stakes Matt Giannetti (8), per il tedesco Pius Heinz e Anton Makievskyi (10). Non riscontra fiducia tra gli allibratori Badih Bounahra (13).
Gli esperti quotisti inglesi temono la minaccia del pro americano Phil Collins ed hanno abbassato la quota di mezzo punto percentuale rispetto ai colleghi del Wynn: i bookies bancano il 26enne statunitense 6.50, nonostante lo stack non sia favorevole. Il 26enne è molto quotato avendo fatto man bassa negli MTT online, con un bottino di 3,3 milioni di dollari. Potrebbe essere la sorpresa.
L’anno scorso, il chipleader (poi vincitore) Jonathan Duhamel era il favorito fin da luglio per il bookmaker Bodog con una quota (in media) pari a 4 volte la posta, molto più alte le quotazioni di John Racener (10) e di Joseph Cheong (7).
Non sempre però i chipleader sono capaci di vincere il titolo più prestigioso del poker. Negli anni precedenti, oltre al canadese, solo Jamie Gold è riuscito a trionfare, partendo in testa. Spesso sono gli outsider a sorprendere tutti: nel 2009 Joe Cada (4° nel chipcount), nel 2008 Peter Eastgate (4°) e nel 2007 Jerry Yang (8°). Stessa musica con Joe Hachem (6°) sei anni fa.
Nella storia delle WSOP, le scommesse ufficiali più fortunate sono state quelle piazzate su Jerry Yang che prima del final table era offerto a 20 volte la posta. Non male neanche le quote su Joe Cada, bancato a 19.
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