Il Canada rischia di diventare la nuova patria del poker online: non è una frase fatta o il nuovo luogo comune del gambling americano ma un semplice dato reale. I grinders statunitensi non possono più giocare in patria anche se alcuni coraggiosi continuano a frequentare Absolute Poker, una delle rooms inquisite dopo il black-friday.
Non si possono permettere scelte azzardate i regulars degli High Stakes che muovono capitali importanti. L’unica strada per dare seguito alla loro carriera professionale è dire addio agli USA. L’ultimo protagonista che sta pensando seriamente di varcare il confine è Brian "Stinger88" Hastings che potrebbe imitare Phil Galfond.
Stessa scelta già sposata da Daniel “jungleman12” Cates, ancora in attesa del permesso di soggiorno. Daniel Negreanu invece ha deciso di lasciare il Nevada e tornare alla sua residenza originaria di Toronto.
Hastings non ha bisogno di biglietti da visita: solo su Full Tilt Poker negli ultimi due anni e mezzo ha guadagnato qualcosa come 3,8 milioni di dollari ed è celebre la sua sessione online quando ha asfaltato (con metodi anche discutibili) Isildur1, alleggerendo il bankroll dello svedese di ben 4,5 milioni.
“Sto pensando – ha rivelato sul suo blog – di spostarmi a breve termine in Canada. Ho sentito grandi cose su Vancouver e Montreal, due città stupende. Ho parecchi amici là”. Hastings non potendo grindare online ha vissuto un’intera estate a Las Vegas, dove l’action nei tavoli cash live è stata molto interessante.
“Ho trascorso quasi tutta la stagione a Vegas a casa di amici ma dopo il Main Event hanno tutti lasciato la città. Così ho preso una camera al Bellagio, visto che l’azione nel Pot Limit Omaha era ancora alettante. Ho fatto sessioni da 12 ore se non oltre”. Le World Series sono state un disastro per lui: “12 eventi WSOP e nessun premio, oltretutto in tornei con buy-in importante. Eppure l’estate è stata redditizia grazie al cash game. Lasciato il Nevada, sono andato qualche giorno a Manhattan ma sto pensando seriamente di trasferirmi in Canada”.