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Gli uomini più potenti del poker: il super agente Brian Balsbaugh

brian-balsbaughNegli ultimi anni, se un top player voleva firmare un contratto di sponsorizzazione, era costretto a fare solo una cosa: bussare alla porta di Brian Balsbaugh, il super agente dei campioni, il fondatore della prima società di management e marketing nel mondo del gioco, Poker Royalty, creata dal nulla nel lontano 2003.

E’ senza dubbio uno degli uomini più influenti nell’industria del poker mondiale e non esageriamo. Se non siete convinti delle nostre affermazioni, non dovete far altro che leggere la lista dei suoi assistiti storici: Daniel Negreanu, Doyle Brunson, Tom Dwan e Phil Hellmuth.

Negli ultimi anni, hanno richiesto l’assistenza della sua agenzia anche altri illustri nomi: Patrik Antonius, Antonio Esfandiari, Johnny Chan, Daniel Cates, David Williams, Scotty Nguyen, Juan Carlos Mortensen, Michael Mizrachi, Jennifer Harman, Erick Lindgren, Gus Hansen e qui ci fermiamo perché sono molti i professionisti che hanno avuto a che fare con lui.

Balsbaugh e i suoi collaboratori non trattano solo i contratti di sponsorizzazione ma anche i  business collaterali. Se ad esempio volete la bella presenza ad una manifestazione di Michelle Orpe o di Lacey Jones dove contattare la sua agenzia.

Nel 2003, Brian era un pezzo grosso di una società di procuratori sportivi (per la precisione, vice presidente di Sport Imani) e lavorava come manager e giocatore per il PGA Tour. Di poker non ne sapeva nulla o quasi.

lacey-jonesBalsbaugh supervisionava la carriera di una dozzina di golfisti e giocatori di football americano ed era professore di diritto sportivo all’Università del Minnesota.  Era uno dei massimi esperti di golf ma un giorno per caso si trovò davanti alla televisione a guardare le World Series of Poker e capì le potenzialità di un mondo dove giravano molti soldi ma che non aveva ancora un’organizzazione degna di uno sport professionistico. Decise di abbandonare i suoi incarichi da sogno e di fondare un’agenzia tutta sua: Free Poker, poi trasformata in Poker Royalty.

Balsbaugh racconta: “Il mio business plan era semplice: applicare i principi che avevo imparato fino a quel momento nel mondo del golf e catapultarli nel poker. Avevo familiarità su come una società poteva spendere il proprio budget pubblicitario per gli eventi golfistici ed ho applicato quei principi ad un mondo fino a quel momento a me sconosciuto”.

“Nel 2003 non c’erano agenti nel poker: ho dovuto convincere i giocatori che avevano bisogno di un manager che seguisse molti aspetti della loro carriera. Poi li ho dovuti convincere che io ero la persona giusta”. Daniel Negreanu è stato il primo a dargli fiducia e non a caso ora è l’Ambasciatore ufficiale di PokerStars nel mondo.

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“La mia filosofia è che l’accordo deve essere vantaggioso per entrambe le parti. Con l’esperienza ho capito che se i presupposti sono validi per tutti, i rapporti possono durare nel tempo”. L'ultimo contratto importante è stato quello di Tom Dwan con Full Tilt Poker: ha seguito le trattative per più di sei mesi, arrivando alla fine ad un'intesa ma qui la storia è finita male per le note vicende che hanno coinvolto la red room.

balsbaugh-lindgrenIn tutti questi anni, con i suoi agenti, ha trattato più di 1.000 contratti di sponsorizzazione negli Stati Uniti. Ora il black-friday rischia di rallentare un po’ i suoi piani di sviluppo ma siamo certi che Balsbaugh riuscirà a trovare nuove opportunità di business per i suoi assistiti.

Ha trasformato il piccolo ufficio di Free Poker in una struttura con 10 dipendenti che lavorano nelle due sedi di Las Vegas e Londra e siamo solo all’inizio:“Sono convinto che il poker sia in una fase primordiale e che nei prossimi 10 anni avrà uno sviluppo importante” e se lo dice lui c’è da stare tranquilli.

Fine secondo episodio - continua

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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