Il mondo freme, in queste ore. Lo stesso puo' dirsi per gli amanti del poker, e ovviamente non solo per sapere chi - tra Barack Obama e John McCain - sara' il prossimo presidente degli Stati Uniti. Le temute conseguenze della vicenda "Kentucky" stanno seminando un pò di panico tra appassionati di poker online ed operatori del settore. Dopo le notizia che Microgaming avrebbe impedito l'accesso ai propri siti ai residenti in 13 stati USA, arriva adesso l'analoga mossa di un altro importante network del gaming online.
La Merge Gaming Network ha infatti annunciato che, da oggi, impedirà ai residenti nel Kentucky di aprire nuovi conti presso le rooms che vengono supportate dal suo software. Queste sono: CarbonPoker, PDC Poker. Poker Nordica, Iron Duke, Texas Holdem, Golden Arch Poker, Rumble Poker, Poker City, Jam Poker, WalkerPoker, G2Gpoker, Spin32Poker, Lucky Hog, Reefer Poker, Wass Poker, BetED Poker, PokerOne, RPM Poker ed ACED. Gli utenti già attivi di quella zona potranno invece continuare a giocare come sempre.
Sulla questione è anche tornato il grande Doyle Brunson (foto sotto), parte in causa in quanto la sua Doyle's Room è tra i siti - supportati dalla succitata Microgaming - a cui il giudice del Kentucky aveva intimato di circoscrivere l'accesso dei propri siti. Il mitico "texas dolly" ha detto "Ho sentito decine di esperti legali, e tutti mi hanno detto che quelli del Kentucky non hanno nessuna chance di vincere. Sono certo che tutti i siti coinvolti hanno pronti alcuni domini di riserva per continuare l'attività, qualsiasi cosa succeda."
Il presidente di PPA (poker players alliance), John Pappas, intervistato da pokernewsdaily, si è detto molto fiducioso sulla positiva conclusione della vicenda. Pappas ha anche invitato tutti gli appassionati di poker degli Stati Uniti ad andare alle urne, e sostenere sempre candidati pro-poker. Il problema, riguardo l'attuale elezione presidenziale, è che il quadro non è così netto come poteva sembrare qualche mese fa: Obama ha dalla sua la gran parte dei giocatori di poker, molti dei quali si sono esposti personalmente in suo favore: Isaac Baron e Barry Greenstein sono fra questi, ad esempio. E così Daniel Negreanu, anche se "kidpoker" è residente in Canada, quindi la sua è solo una - seppur "pesante" - opinione. Dall'altro lato McCain sembra possa contare sull'appoggio di buona parte dell'industria del Gaming e dei Casinò statunitense.
Per saperne di più, si può dare un'occhiata ai miliardi di sondaggi ed exit-poll in uscita in queste ore, oppure aspettare pazientemente qualche ora...