A causa del black-friday le sponsorizzazioni alla World Series sono diminuite del 90%, secondo quanto sostiene il super agente dei campioni Brian Balsbaugh. Ed anche per i November Nine è tempo di vacche magre. Da questa situazione paradossale sono stati penalizzati soprattutto i tre players più noti e skillati: gli statunitensi Matt Giannetti, Phil Collins e Ben Lamb.
Dal 2008 si era deciso di posticipare a novembre il tavolo finale del Main Event WSOP, proprio per garantire una migliore visibilità agli sponsor: e così si è assistito ad una vera e propria asta selvaggia tra i responsabili marketing di PokerStars e Ful Tilt Poker che si contendevano a suon di dollari, fin dai primi giorni del torneo, i players che occupavano la parte alta del chipcount.
Il tavolo finale televisivo trasmesso in tutto il globo (ma soprattutto seguito da milioni di americani) garantiva un ritorno di immagine tale da giustificare certi investimenti. Dal momento che il mercato USA è diventato tabù (almeno fino all’imminente regolamentazione del poker online in Nevada nel 2012), quest’anno i nove finalisti non hanno beneficiato dei generosi ingaggi delle poker rooms.
Di conseguenza, gli agenti di Matt Giannetti hanno cercato di lavorare in altre direzioni e sono stati premiati: a poche ore dall’inizio del final table è stato annunciato l’accordo con Fuse Science per promuovere gli innovativi prodotti energetici Enerjel, a testimonianza su come siano mutate le strategie pubblicitarie nel settore.
Il connazionale Ben Lamb si presenterà con il marchio della nota sala da gioco di Las Vegas: Aria Casino. Il fenomeno Phil Collins ha giocato invece l'intero Main, brandizzato dalla concorrente World Poker Tour.
888Poker (che ha un accordo esclusivo con gli organizzatori delle WSOP, Caesars Entertainment) ha puntato tutto sull’immagine dell’ucraino Anton Makievsky e dell’inglese Samuel Holden. Il bookmaker irlandese PaddyPower non poteva esimersi dal sostenere l’idolo di Dublino Eoghan O’Dea. Al momento non risultano accordi commerciali a favore del chipleader Martin Staszko, salvo sorprese dell'ultimo momento.
Curiosa la storia dell’unico dilettante al tavolo: il libanese Badih Bou-Nahra, nel 1982 con lo scoppio della guerra civile nel paese mediorientale, si è trasferito in Belize e per riconoscenza ha giocato il Main Event con il cappellino dello stato caraibico. “Bob” ha però tutto l’interesse a promuovere il turismo nella sua seconda patria, considerando che è proprietario di una poker room live all’interno del Princess Casino a Belize City.
Infine l’ultima mossa l’ha fatta PokerStars: dal 2008 un suo rappresentante vince il Main Event e viene immortalato dai fotografi di tutto il mondo con la celebre patch dalla picca rossa. I suoi responsabili marketing hanno dimostrato in questi anni di avere fiuto nel puntare su cavalli vincenti (Eastgate, Cada e Duhamel). Per mantenere la tradizione, la room non ha esitato a mettere sotto contratto il tedesco Pius Heinz che entra ufficialmente nel team pro. Mai come quest’anno vanno di moda gli europei.
Tra poche ore inizierà l'action a Las Vegas. Scopri i November Nine 2011!
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