Il poker online è un business complesso, che da sempre ha fatto leva anche sulle sponsorizzazioni di giocatori famosi, che talvolta si legano ad un marchio creando legami pressoché indissolubili ma più spesso sono destinati a cambiare casacca con una certa frequenza.
E' il caso di giocatori come J.P. Kelly e Juan Maceiras, che recentemente pare proprio abbiano concluso il proprio rapporto di collaborazione con PokerStars, tanto da sparire nell'elenco dei professionisti sul sito.
I due sono giocatori piuttosto noti e certamente vincenti, ma da qualche tempo sull'isola di Man il vento sembra essere cambiato per molti uomini immagine, con alcuni tagli dotati di una loro logica ma che in qualche modo possono essere considerati eccellenti, pensiamo ad esempio a Greg Raymer.
Sembra insomma che ottenere grandi successi non basti più ad uno sponsor per ottenere fiducia a tempo indeterminato: salvo rare quanto illustri eccezioni, in discussione lo si è sempre.
Chi invece in queste ore ha ufficializzato quello che in altri ambiti verrebbe annunciato come un clamoroso colpo di mercato è PKR, che ha ingaggiato nella propria scuderia uno dei Triple Crown più caldi degli ultimi tempi, l'inglese Jake Cody.
Già da giorni la poker room aveva fatto filtrare ad arte l'indiscrezione che un nome eccellente sarebbe finito a vestire i propri colori, ma la scelta caduta sul britannico è arrivata comunque a sorpresa per varie ragioni.
Anzitutto PKR ha solitamente sempre scelto giocatori provenienti dal proprio vivaio virtuale, e non campioni affermati, ed in secondo luogo il peso di questo nome è tale che in pochi ci avrebbero scommesso, segno ulteriore di quanto le varie politiche di marketing siano in costante evoluzione.
Per Cody si tratta del primo contratto da professionista, salutato evidentemente con comprensibile soddisfazione: “Non ho avuto fretta nel chiudere un accordo di sponsorship – ha dichiarato – e quando mi è stata presentata questa proposta ho subito capito che volevo entrare a farne parte”.
Ora per tutti loro comincia una nuova avventura, sebbene da diversi punti di vista, ma chi ha scelto di fare del poker la propria professione è probabilmente abituato a non cullarsi troppo nelle certezze.