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Un uomo solo al comando, Ilari “Ilari FIN” Sahamies: si potrebbe riassumere così, forse senza troppa originalità, l'annata che sta vivendo uno dei più controversi personaggi del poker ai tavoli di cash game su PokerStars.
Il finlandese, complice un dicembre straordinario nel quale è già in attivo per oltre 300.000 dollari, è attualmente il giocatore più vincente della poker room, grazie a profitti pari a 2.400.000 dollari frutto di circa 91.000 mani giocate nel 2011.
Se pensiamo che soltanto lo scorso anno questo stesso giocatore era sprofondato in un baratro da due milioni di dollari in perdite, possiamo intuire una volta di più quanto a questi livelli i risultati possano essere influenzati da fattori che esulano dalle capacità del singolo.
Certo, non dev'essere un pensiero poi così allegro pensare che un risultato simile serva in gran parte a ripianare di un anno fa, ma cinicamente viene da pensare che due milioni di dollari in più sul proprio conto non possano esattamente essere vissuti come un dispiacere.
Un traguardo straordinario che può certamente essere considerato figlio di un momento magico, dove tutto continua a filare per il verso giusto, ma forse la batosta targata 2010 è servita al finlandese per capire finalmente che il solo talento non è sufficiente per imporsi in questo gioco.
Il suo esporsi continuo a sessioni catastrofiche dove perfino riuscire a fissare lo schermo doveva essere un'impresa, con effetti facilmente intuibili, sembra aver lasciato spazio ad un approccio più professionale che certo gli sarebbe nuovo.
Il suo blog non è più aggiornato dalla scorsa estate, quando una rovinosa sessione contro “Isildur1” gli fece bruciare oltre un milione di dollari: da allora il silenzio, ma anche una scalata irresistibile di cui pochi visto il recente passato lo avrebbero forse ritenuto capace.
Si tratta davvero di una svolta per Ilari Sahamies, o non si risolverà piuttosto nel più proverbiale dei fuochi di paglia? Se a questo è difficile rispondere, di sicuro per questo 2011 ormai di danni sembra sempre più difficile farne...
