Se tre indizi fanno una prova… presto rivedremo Tom “durrrr” Dwan rigiocare online, con ogni probabilità, proprio su Full Tilt Poker. Sarà lui l’uomo immagine sul quale è disposto a puntare Bernard Tapie?
Con ogni probabilità si, perché Tom, rispetto alle altre stelle della red room non aveva, con la scellerata gestione del passato, nessun coinvolgimento, né come socio, né come amministratore. Il suo era un compito solo pubblicitario. Gli altri big non sono usciti molto bene dalla vicenda: Phil Ivey sta vivendo un momento molto delicato, è stato uno degli azionisti e la storia dei prestiti per 10 milioni di dollari né ha offuscato un po’ l’immagine. Ma vediamo questi tre indizi:
1. Residenza all’estero
Durrrr dall’Australia, in attesa di giocare il Super High Roller dell'Aussie Millions da 250.000$ di buy-in, ha lanciato un chiaro segnale: “andrò a vivere fuori dai confini degli Stati Uniti per poter presto giocare online” in modo da dribblare gli ostacoli imposti dal Dipartimento di Giustizia.
2. Rumors su vendita
Il suo annuncio è giunto in contemporanea con i rumors sempre più insistenti dell’accordo definitivo per la cessione a Tapie di Full Tilt Poker. Semplici coincidenze? Quando ci sono in ballo così tanti soldi è difficile crederlo, anche perché Dwan ha già escluso alcune affiliazioni vantaggiose (vedi punto 3) per il futuro. “Penso – ha affermato durrrr – che ci siano ottime possibilità per sperare in un deal tra Tapie e i vecchi soci”. Tempismo perfetto?
3. No a PokerStars
Dwan ha escluso in maniera categorica di tornare online e di farlo negli High Stakes di PokerStars. ”E’ una room seria, sulla quale ho piena fiducia. Hanno rimborsato tutti i giocatori dopo il black-friday e non è una cosa da poco ma non chiederò nessuna affiliazione”. Insomma Dwan sembra avere un asso nella manica e presto lo scopriremo.