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PartyPoker.com restituisce $50.000 ai players vittime di collusion negli HR mentre sull'arrivo in Italia...

PartyPoker.com ha annunciato sul forum TwoPlusTwo di voler restituire $50.000 ai players vittime della nota collusion denunciata negli high roller con buy-in da $109 e superiori. La decisione è stata presa a seguito della chiusura dell'indagine da parte del team di sicurezza di Party.

I giocatori vittime della truffa (da parte di una dozzina di account) verranno quindi contattati, attraverso una mail, dai manager della poker room che ha agito nella massima rapidità dopo le denunce presentate dal regular finlandese DukeOfSuffolk che aveva notato questi giocatori (con uno storico molto "particolare") in alcuni final table degli high roller.

Il denaro sugli account bannati (a vita) è stato "confiscato" dalla room e poi restituito ai players che avevano partecipato ai tornei finiti sotto indagine.

Nel frattempo PartyPoker ha annunciato che presto il nuovo VIP Program (con cash back) sarà lanciato sul mercato in Danimarca. Inoltre la room inglese sta spingendo con investimenti marketing pesanti nel mercato grigio della Russia. Questo tipo di operazioni ha rafforzato la liquidità della piattaforma di GVC che ora è il quarto network mondiale nel cash game. E alle porte c'è anche l'incorporazione con Ladbrokes-Coral-Eurobet: un'operazione da 3,2 miliardi di sterline. Insomma, la società inglese sta crescendo in tutti i settori a vista d'occhio.

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E l'Italia? Nulla è ancora stato definito sull'ingresso diretto di PartyPoker con il proprio brand nel mercato dell'online. Tom Waters, manager della room, ha commentato a PokerIndustryPro: "stiamo valutando tutte le nostre opzioni in Italia e Spagna". Walter non si sbilancia.

Naturalmente in Italia PartyPoker è già presente come network e con due skin come Giocodigitale e Bwin. A Madrid e dintorni è molto forte con il brand Bwin. Dovrà essere presa una decisione importante che richiamerà i vertici di GVC a Londra perché in ballo ci sono le strategie del gruppo non solo sul poker. Coinvolti ci sono importanti brand nel mercato dei casinò e delle scommesse.

Ma la sensazione è che potrebbe essere forte il richiamo al marchio PartyPoker con l'apertura della liquidità internazionale: in questo caso sarebbe fisiologico unirsi a PartyPoker.fr che ha un discreto traffico. E poi c'è la sinergia tra live e online: GVC sta investendo molto nel brand e nei garantiti con il Millions e per il 2018 ha già pronti 100 milioni di dollari (per ogni evento saranno minimo 5 milioni di montepremi). Logico pensare che il board vorrà sfruttare al massimo l'investimento anche in Italia.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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