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Steven Van Zadelhoff: "futuro high roller, Musta e Sammartino sono molto forti!"

Prosegue l'intervista tra il nostro inviato alle WSOPE e Steven Van Zadelhoff, simpatico regular di PokerStars.com, fresco vincitore del Main Event WCOOP. 

Puoi leggere qui la prima parte

Steve vive a Malta per giocare sulle piattaforme internazionali. La notte della vittoria, il campione del mondo di poker online ha fatto baldoria fino all'alba: "Alcuni miei amici erano già a Paceville, la zona dei locali notturni a Malta, pronti ad aspettarmi per cominciare la festa: il tempo di realizzare l'accaduto, fare una doccia e sono corso a raggiungerli. Penso che avessero ordinato lo champagne già prima di sapere il risultato finale! A parte le sensazioni, davvero uniche,  ci tengo a precisare che la vittoria è stata il frutto di tanti piccoli goal raggiunti in questi anni. L'obiettivo principale non era vincere, ma mettermi nelle condizioni di provarci, poi non nego che l'esserci riuscito sia stato ancora più bello."

Da Malta poi la festa si è trasferita a Punta Cana durante il Millions.

 

Futuro negli high roller

Nonostante tutto Steven rimane coi piedi per terra per quanto riguarda il suo futuro da professionista, specialmente nei live. La tentazione di seguire le orme degli 'high rollers' c'è, ma al momento non sembra essere una priorità:

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"Non ho fretta di arrivare e giocare gli high roller non è un must per avere una carriera decente nel poker. Se ho pensato di iscrivermi al One Drop? Il field non era proibitivo e vendendo tanta action l'avrei potuto anche giocare, sarebbe stato sicuramente divertentissimo ma non mi piace fare le cose in modo improvvisato. Sono sicuro che il mio tempo arriverà, magari tra un annetto ci farò un pensierino ma al momento entrare nel circuito dei super high roller non è un'urgenza".

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Gli italiani

Prima di salutarci gli abbiamo chiesto cosa pensasse delle nostre punte di diamante, Dario Sammartino e Mustapha Kanit:

"Sono entrambi molto forti, ho incrociato diverse volte Dario Sammartino qualche anno fa, quando ero più attivo nella scena live, mentre Kanit l'ho incontrato tante volte online. Fino a qualche anno fa l'appartenenza a una certa nazione si rifletteva maggiormente nella condotta di gioco ma ora, specialmente ad alti livelli, questa caratteristica è meno presente".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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