In queste WSOP avare di emozioni forti per i colori azzurri, Jeff Lisandro - l’aussie di Salerno - potrebbe essere una delle più belle consolazioni, considerando che ha mostrato una forma brillante nell’evento 42, Omaha/Seven Card Stud Hi Low, dove ha chiuso il day 2 in testa, dominando il field di specialisti.
Sotto il profilo pokeristico è da considerarsi australiano a tutti gli effetti ma è innegabile che nelle sue vene scorra anche sangue italico. La sua partenza nell’edizione in corso delle World Series, è stata discreta ma non entusiasmante, almeno per i suoi canoni.
Ha piazzato piedi e mani in un final table nel Seven Card Stud (l'evento da 5.000$) ed ha registrato altri due in the money, senza però acuti importanti. Eppure, nelle varianti ‘minori’ è uno dei giocatori più temuti: il suo anno migliore è stato forse il 2009, quando ha vinto addirittura tre braccialetti, tra Stud e Razz.
Jeff sembra essersi svegliato per questa seconda metà delle World Series: i pronostici sono tutti per lui nell’evento 42, quando ci sono 22 players left.
La vera insidia però arriva dall'Ucraina: il fenomeno Oleksii Kovalchuk, vera bestia nera azzurra, è nono, dopo aver messo a frutto le sue skills nelle sessioni di Omaha. Con Lisandro si preannuncia una vera battaglia. Tra i big, destinati a recitare un ruolo di primo piano anche Bryan Devonshire (7°) e Allen Bari (20°). La top 10:
1 Jeff Lisandro 355,000
2 Perry Friedman 263,000
3 Norman Chad 224,500
4 George Danzer 219,500
5 Yuval Bronshtein 212,500
6 Tom Schneider 182,000
7 Bryan Devonshire 180,500
8 Mike Krescanko 172,000
9 Oleksii Kovalchuk 143,000
10 Daniel Harmetz 129,000
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