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FIFA Points

FIFA 18, quattordicenne spende lo stipendio della madre per i FIFA Points: è polemica

FIFA Points di nuovo sotto la luce dei riflettori. Stavolta però non si tratta di una megatruffa, come quella di cui vi avevamo parlato la scorsa primavera, ma di un Natale letteralmente da incubo per una famiglia di Cork, Irlanda.

Un ragazzino di appena quattordici anni, infatti, ha prosciugato il conto della madre per acquistare la valuta in-game di FIFA 18, quella grazie alla quale è possibile acquistare nuovi giocatori in modalità FIFA Ultimate Team.

FIFA Points

Al verde per colpa dei FIFA Points

È stata la stessa mamma del ragazzino a raccontare come i FIFA Points abbiano polverizzato le aspettative familiari di passare un Natale sereno. Anche perché la donna si è schierata immediatamente in difesa del figlio, contattando la Sony – dato che il figlio gioca su Playstation –  per cercare di recuperare i soldi.

Ma com’è andata nello specifico? A quanto pare, il ragazzo non si sarebbe reso conto che per acquistare i FIFA Points stava spendendo i soldi della carta di credito della madre, legata al suo account.

Compra di qua, acquista di là, e quando per la mamma irlandese è arrivato il momento di prelevare per fare gli acquisti natalizi, ecco la brutta sorpresa: sul suo conto in banca non rimaneva più il becco di un quattrino.

La difesa della madre

A quanto pare, il figlio avrebbe speso come detto tutto lo stipendio di dicembre della madre, che ha provato a farsi ridare i soldi contattando la Sony, che però ha risposto picche: i soldi spesi per acquistare i FIFA Points non possono più essere riconvertiti in denaro reale.

La donna, però, non se l’è presa con il quattordicenne: “Lui non se ne è neppure reso conto”, ha dichiarato. Non ha dovuto fare nulla per attivare la carta. Punirlo? È già sconvolto di suo, non si alza nemmeno dal letto”.

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Un problema molto serio

Molti dei videogiochi di nuova generazione propongono contenuti a pagamento, e sebbene vengano indicati come giochi per adulti, gran parte del pubblico che li utilizza non arriva ai 18 anni. E le cosiddette microtransazioni (cioè pagare anche pochi euro per contenuti esclusivi/bonus) spesso sfuggono di mano.

Nel caso specifico, difficile capire se la madre stia semplicemente tentando di proteggere il figlio o se effettivamente il ragazzino non si fosse reso completamente conto di ciò che stava succedendo. Certo è che la Sony non poteva conoscere a priori il numero di carta di credito della signora, e che qualcuno quella carta deve per forza averla collegata all’account.

Forse la donna aveva già fatto un acquisto online tramite PlayStation in precedenza, dimenticandosi di aver lasciato la carta di credito a disposizione dell’inconsapevole figlio. O forse il ragazzo sapeva ciò che stava facendo e si è lasciato prendere la mano.

In ogni caso, è sempre bene controllare le attività online dei propri figli minorenni, soprattutto quando navigano su siti (o si divertono con giochi) dove è possibile fare acquisti con soldi veri.

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