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WSOPE Main Event: Hellmuth-Cheong-Mercier, trio di stelle al tavolo finale

Phil Hellmuth, oggi a caccia del 13° braccialetto WSOPAncora una volta, ancora lui. Quando sente odore di WSOP, Phil Hellmuth diventa affamato come un branco di iene: ecco allora The Poker Brat di nuovo in prima fila nella caccia ad un braccialetto che sarebbe il 13°, e non si tratta di un braccialetto "qualunque": Phil è chipleader al tavolo finale del WSOPE Main Event!

Sono infatti rimasti in 8, a caccia del titolo vinto lo scorso anno da Elio Fox e Hellmuth guarda tutti dall'alto in basso con 3,4 milioni in chips, davanti ad altri protagonisti come Joseph Cheong e Jason Mercier, per un final table che ha tutte le caratteristiche per essere uno dei più belli di sempre.

IL TORNEO PIU' DURO AL MONDO - D'altra parte, stiamo parlando di un torneo ritenuto da tutti i più forti pro come il più duro torneo di No Limit Hold'em al mondo.
Se infatti il WSOP Main Event rappresenta e continuerà a rappresentare il sogno di tutti, il suo corrispondente europeo è dal suo anno di nascita (2007 con la vittoria di Annette Obrestad, ndr) un torneo dal buy-in uguale ma con un field molto ridotto numericamente e allo stesso tempo incredibilmente competitivo.

Sarà la mancanza di una location evocativa come Las Vegas, con tutto l'appeal che Sin City esercita nell'immaginario collettivo, sarà il periodo dell'anno meno adatto (luglio contro ottobre), ma il dato costante in tutte le edizioni delle WSOP Europe è una presenza molto ridotta dei cosiddetti "casual players", ovvero i giocatori amatoriali, magari qualificati online o che hanno deciso di regalarsi un viaggio-sogno verso il torneo che può cambiare la vita.

POKER DA CINEMA? - Volendo fare un ardito paragone cinematografico, le WSOP stanno alle WSOPE un pò come un Oscar sta alla Palma d'oro: il primo ha un impatto popolare e commerciale molto più alto, ma molti registi di grande spessore sognano di ottenere la seconda. Un paragone certamente non troppo calzante, se si esclude la corrispondenza di location tra il festival del Cinema di Cannes e le WSOPE, ospitate per l'appunto nella medesima città della Costa Azzurra.

HELLMUTH, UN 13 PER ZITTIRE TUTTI - Alla luce di questa riflessione, la performance di Phil Hellmuth appare ancora più impressionante. Sempre al centro di polemiche anche - e soprattutto - a causa del suo carattere, Hellmuth da anni viene "accusato" dai detrattori di aver vinto la maggior parte dei suoi braccialetti in anni e contesti molto meno competitivi di quelli odierni, e dalla critica viene da sempre indicato come uno dei migliori al mondo nel giocare contro i fish e i giocatori medio-scarsi, ma non altrettanto abile nel fronteggiare i livelli di pensiero sofisticati dei suoi colleghi top player.
La conquista del 13° braccialetto oggi trasformerebbe istantaneamente tutte queste critiche in carta straccia, e a dire il vero già la sola presenza di Hellmuth a questo ennesimo tavolo finale di altissimo livello dovrebbe servire a zittire un pò tutti.

Joseph CheongCHEONG E L'ACUTO CHE MANCA - Vedremo come andrà a finire, perchè ad attendere Phil ci sono serpenti dal morso letale come Joseph Cheong e Jason Mercier. Il primo è diventato il prototipo del "duro" dopo la celeberrima mano A7 vs QQ di Duhamel nel tavolo finale del main WSOP 2010, ma aveva ed ha una storia di eccellenza prima come torneista online e poi anche live. Gli manca solo il grandissimo acuto, e che non sia questa la volta buona?

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MERCIER "A FARI SPENTI" - Jason Mercier invece viene dalla prima annata sotto tono della sua straordinaria carriera: nessun risultato di rilievo, un solo final table WSOP e la sensazione di una varianza che è passata a chiedere il conto anche al suo citofono. Oggi Jason parte da short stack, ma dobbiamo ancora conoscere il folle che scelga di prenderlo sottogamba.

GLI ALTRI - Tre francesi, un ucraino e un inglese. Così sarà composto il final table di oggi, a parte i tre top statunitensi di cui si è già detto. Il britannico Christopher Brammer può essere la sorpresa di giornata: online è noto come NigDawG, e ha all'attivo qualcosa come 2,5 milioni di dollari in vincite da torneo. Sergii Baranov è un ucraino che gioca a poker professionalmente dal 2006, e fa parte della nuova ondata di player senza paura provenienti dal blocco ex sovietico. Dei tre francesi, è senza dubbio Stephane Albertini il più quotato: provenienza corsa, Stephane è un volto noto del circuito EPT, con un sesto posto a Deauville nel 2010 come miglior risultato in carriera. Paul Tedeschi e Stephane Girault invece non vantano un curriculum di rilievo, fatto di pochi risultati ottenuti all'interno dei confini francesi.

Ecco come si presenterà oggi la lotta per il braccialetto nel WSOPE Main Event 2012:

Seat 1 Paul Tedeschi 543,000
Seat 2 Joseph Cheong 1,966,000
Seat 3 Stephane Albertini 1,162,000
Seat 4 Christopher Brammer 851,000
Seat 5 Jason Mercier 652,000
Seat 6 Sergii Baranov 3,339,000
Seat 7 Phil Hellmuth 3,434,000
Seat 8 Stephane Girault 664,000

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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