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Daniel Negreanu: "Da giovane vivevo in un mondo di fantasia"

Daniel racconta un suo errore di gioventù...Daniel Negreanu non è sempre stato il giocatore di poker multimilionario che tutti conosciamo oggi: anni fa era un giovane che giocava Limit Hold'em cercando di accrescere il suo bankroll, un obiettivo che a quanto pare non disdegnava di cercare di raggiungere scommettendo anche sul baseball.

Una volta però le cose andarono male: Daniel perse 8.500 dollari, con un credito da 11.000 dollari presso altre persone che ben presto si rivelò spazzatura e 2.300 dollari in banca. A Negreanu quindi non restava che una cosa da fare: dire ai propri creditori che, nonostante ne avesse intenzione, al momento non poteva pagarli.

"Fu un momento imbarazzante e in cui provai vergogna, si trattava di brave persone, e tuttavia non avevo scuse. In questo mondo la tua parola è tutto ciò che hai, ma io allora ero un teenager che viveva in un mondo di fantasia, nel quale non avrebbe mai potuto perdere".

Daniel si accordò per ripagarli pian piano, 500 dollari la settimana mentre giocava a poker, e riuscì ad estinguere il proprio debito in tre mesi, ovvero prima del previsto: "Mi abbonarono gli ultimi 500 dollari, come riconoscimento ai miei sforzi, e quando ricordo quell'episodio non posso non pensare a fatti simili che succedono ancora oggi".

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...ed il modo in cui riuscì a superarloNegreanu racconta infatti che alle scorse WSOP ha pagato i buy-in a tre diversi giocatori di cui si fidava, che per ragioni diverse hanno invece trattenuto il denaro: "Quello che hanno fatto è disonesto, ma sono venute da me a dirmi la verità, ed ho letto nei loro occhi quella stessa vergogna che ho provato io a suo tempo. Ho scelto di essere comprensivo, prima o poi mi pagheranno".

Il canadese spiega come a suo avviso ci sia un'enorme differenza fra chi in casi simili chiede scusa e prova a rimediare, e chi invece sembra dar la colpa a qualcun altro, scaricando le proprie responsabilità: "Questo è il motivo per il quale ho deciso di attaccare alcune persone, ed altre no. Se qualcuno ruba i vostri soldi, credete sia rilevante il motivo per cui lo fa? Se lo fa per comprare una nuova auto o per cercare di investirli in un modo che gli consenta di ripagare tutti possiamo giudicarli nello stesso modo? Io credo di no. Anche nel secondo caso si sbagliano e non è giustificabile, ma nella loro testa ed in quel momento credono si tratti della scelta migliore".

Daniel ha anche lanciato un appello su Twitter, per aiutare chi si trovi per varie ragioni in una condizione simile: "Sarei felice di aiutarvi per buttare giù un piano che sistemi le cose - ha scritto - potrete odiare voi stessi al momento, ma non siete soli ed esiste una via d'uscita". Ancora una volta insomma Negreanu si ritaglia un ruolo "super partes": alcuni potranno apprezzarlo ed altri meno, ma anche questo è "KidPoker".

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