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Theo Jorgensen: tre pallottole ed una pizza indigesta…

theo-jorgensenTheo Jorgensen sta meglio ed è in discrete condizioni, nonostante le tre pallottole estratte dalla sua gamba a seguito della cruenta rapina subita una settimana fa.

Il “dolce” cadeau dei ladri delusi fa ancora male al fisico ma soprattutto alla testa. Theo nei giorni successivi al fattaccio si è scagliato contro le televisioni ed i network danesi che hanno più volte svelato la location (a 21 chilometri da Copenaghen) dove è avvenuta la rapina, con immagini che hanno violato – in modo palese - la sua privacy. Addirittura qualche sprovveduto ha reso pubblico l’ indirizzo della residenza del campione di PokerStars.

Il giocatore danese  ha accusato i media, rei di aver attentato alla futura sicurezza della sua famiglia. I nervi sono a fior di pelle ed è anche comprensibile. Il ricordo è ancora fresco e le indagini della polizia proseguono.

E’ stata anche ricostruita la dinamica della rapina: due uomini hanno suonato a casa Jorgensen, con dei cartoni di pizza in mano. 

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Theo ingenuamente ha aperto ai rapinatori per ribadirgli che non aveva fatto alcuna ordinazione. In un lampo i due malviventi sono entrati in casa con le peggiori intenzioni e armati fino ai denti. Era presente anche la moglie che ha vissuto momenti drammatici.

Jorgensen ha consegnato loro una somma di denaro (5.000 euro circa) ma i delinquenti sono andati su tutte le furie, pensavano di trovare più denaro contante e di uscire dalla casa del campione con le tasche piene: presi dalla rabbia hanno iniziato a sparare. Con ogni probabilità si trattava di balordi. Il fatto che non siano andati a colpo sicuro induce a pensare che non fossero professionisti. In tutti i casi la polizia sta ora seguendo la pista dei cartoni utilizzati per la falsa consegna

In Danimarca solo un grossista fornisce quel tipo di scatole (con stampati gli auguri di Natale). Gli inquirenti sperano di riuscire a risalire agli esecutori di quel barbaro assalto alla casa di Theo Jorgensen ma non sarà semplice.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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