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Poker live: il festival della demagogia

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Sul poker sportivo live, in queste ultime settimane, se ne sono sentite di tutte i colori nel festival della demagogia e ipocrisia, in un clima da corrida, dove la confusione e la disinformazione regnano sovrane: d'altronde non c'è da meravigliarsi, siamo in campagna elettorale.

Il Senatore Raffaele Lauro si lamenta per “la definitiva sconfitta del Senato, visto la mancata regolamentazione del gioco d’azzardo…” ma cade subito in contraddizione lamentandosi della “ignobile ed intollerabile proposta, approvata nottetempo, per l’apertura di 1000 nuove sale poker”. 

Un bluff in piena regola: ma quale proposta approvata nottetempo? Tale misura è stata voluta dal suo partito (PDL) con una legge ordinaria del 2009 (confermata nella manovra finanziaria del 2011 voluta da Tremonti e dalla maggioranza di allora, della quale Lauro ne faceva parte).

Il senatore del Partito Democratico Giovanni Legnini, relatore della Legge di Stabilità ha chiarito e risposto per le rime:  “Non è una mancata proroga. Non c'è nulla perché non c'era bisogno. Trovo assurdo che in un momento così delicato in cui l'Italia si trovi ad affrontare una manovra economica che non riscuote neanche riflessi positivi sui mercati e i giornali e le televisioni si occupino di una non notizia o di una notizia falsa parlando della mancata proroga del poker live. Da quello che ci dicono i Monopoli non ce la fanno a bandire la gara del poker dal primo gennaio e io, personalmente, mi auguro che non ce la facciamo e che non lo facciano partire. Ma la legge già esisteva e nella manovra attuale non c'è nulla che riguardi il poker”.

Legnini si scaglia contro il Senatore del PDL:  "Lauro ha attaccato tutti, dal Governo ai relatori fino alla Commissione Bilancio per una regola che in questa legge non esiste. Per questo dovrebbe chiedere scusa a tutti soprattutto perché nel 2011 fu lui con il suo partito a votare per questo bando di gara. E non si comprende perché non abbia prodotto un emendamento soppressivo e solo ora prenda queste posizioni”.

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Ci si lamenta per la mancata regolamentazione del gioco d’azzardo e poi si definisce “ignobile” il tentativo di dare una disciplina ad un settore a forte rischio sicurezza?

Con il ritardo nella pubblicazione del regolamento per il poker sportivo live, si è favorito in questi quattro anni il caos sistemico, con la proliferazione dell’offerta non autorizzata, con circoli non autorizzati presenti in tutta la Penisola ed anche – purtroppo - la diffusione di bische fuori controllo.

Tutto questo grazie anche una campagna mirata di disinformazione: il massimo lo abbiamo constatato durante un'audizione in Commissione Bilancio in Senato, con una dichiarazione ad effetto da parte di una senatrice dell'UDC che definiva “vergognoso l’emendamento sulle sale da video poker”.

Meglio le bische oppure sale legali e controllate, con limiti ben precisi? Inutile fare finta di nulla e non essere consapevoli che gli italiani giocheranno sempre, a prescindere dalla tipologia dell'offerta, tanto più che per la giurisprudenza maggioritaria i tornei di texas hold’em non costituiscono reato penale. Non sarebbe più intelligente e realistico incentivare gli appassionati a giocare in luoghi controllati e più sicuri?

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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