Benjy87 è un grinder professionista di Orbetello, si guadagna da vivere ogni giorno aprendo il pc e sfidando centinaia di players su TitanBet.it con il suo nick “j1nkazama”: ore e ore online, tanti sacrifici ma anche molte soddisfazioni ai tavoli virtuali. Non a caso è lui il vincitore della Rake Race di gennaio di Assopoker: grazie a questo exploit è riuscito ad aggiudicarsi un bonus extra di 1.000 euro.
E pensare che il player toscano fino a poco tempo fa si era trovato disoccupato dopo aver lavorato per tre anni come elettricista e fabbro. Ma non fatevi ingannare dalle apparenze: il salto nel poker online non è un passaggio semplice e richiede talento, predisposizione al gioco, grande equilibrio, molti sacrifici e un bel senso di responsabilità. Il primo a mettervi in guardia è proprio lui.
“La Rake Race? Sono riuscito a vincerla al primo colpo: una bella soddisfazione. A dicembre per questioni tecniche non ho giocato ma a gennaio mi sono rifatto e quando ho visto che ero in buona posizione, ho deciso di spingere sull’acceleratore. Il bonus è ottimo: in pratica riesco ad ottenere un extra del 10% oltre a tutti gli incentivi di TitanBet e la percentuale sul primo deposito che è importante”.
Quanto può essere determinante lo Speed Hold’em per vincere le classifiche?
“Il software di TitanBet a me piace, è fatto bene. Diciamo che io mi adatto al ‘poker veloce’ nel senso che grindo dove trovo action e – di recente – il traffico si è un po’ spostato lì. Fai più mani e questo è positivo perché le sessioni finiscono prima ed hai più tempo per te, però a volte, 20 secondi in più farebbero comodo per prendere certe decisioni. In tutti i casi per le classifiche è l’ideale anche se a me piace soprattutto giocare ai tavoli tradizionali”.
Tanti pregi e difetti di questa nuova modalità?
“Diciamo che nello Speed il gioco è più automatico, soprattutto preflop. Macini molte mani ed è un po’ tutto scontato, non giochi molto sull’avversario, non hai tempo per focalizzarti su un tavolo ma hai il vantaggio di poter raggiungere guadagni importanti con la rakeback”.
Quali sono invece i tavoli che vorresti evitare?
“Senza dubbio gli shallow non sono di mio gradimento: con 50 bui hai un margine di azione esiguo, il post flop è limitato”.
I tuoi livelli? Quanti tavoli gestisci in media?
“Grindo 1€/2€ e 2,5€/5. Di solito 12x, con qualche tavolo Speed. Cerco di limitare al massimo gli shallow. Faccio anche molta table selection, valuto se c’è la possibilità di sedermi nei posti giusti”.
Esatto, qual è la tua strategia in questo senso?
“Durante la mia non lunghissima carriera pokeristica, ho avuto la fortuna di sentire gente affermare che in genere apre tavoli a caso. Io sono contento di questo fatto perché per chi gioca cash è importante”.
Da quanto giochi?
“Da tre anni, ma in maniera seria da uno e mezzo”.
Che differenze ci sono rispetto a tre anni fa nell’online italiano?
“All’inizio sembrava di giocare a sette e mezzo. Ora è molto diverso, per chi vuol iniziare non è semplice: anche chi gioca i low stakes è svantaggiato: non è durissima, ma non c’è nessuno che ti regala i soldi con middle pair e chiama su tutte le strade”.
Quindi, in un contesto più difficile diventa fondamentale la rakeback o sbaglio?
“E’ importante per la varianza, così le classifiche come la Rake Race di Assopoker. Con TitanBet ho un vip system che mi premierà a fine anno e a dicembre si prevedono feste brasiliane…”.
Cosa facevi prima di giocare a poker?
“Mi hanno licenziato due anni fa: ho fatto l’elettricista per 24 mesi e poi il fabbro. Mi sono trovato senza lavoro. Anche prima giocavo però avevo pochissimo tempo. Così mi sono messo in gioco e con molta responsabilità e criterio ho deciso di provare a grindare per mantenere un tenore di vita adeguato. Al momento riesco a tirare avanti bene e non sono costretto a cercare altre alternative lavorative, sono fortunato. Senza il poker rimbalzerei da un lavoro occasionale ad un altro”.
Ok, però è giusto dire che tu sei l’eccezione e non la regola, che ne pensi? Nel caso contrario il rischio è di essere mal interpretati. Come detto ci vuole predisposizione, equilibrio, talento e tanta determinazione per fare quello che hai fatto tu. Condividi questa opinione? Consiglieresti ad un amico di diventare un giocatore professionista?
“Sconsiglio sempre alle persone di abbandonare il lavoro per puntare tutto sul poker. Puoi mantenere la tua professione e levarti comunque delle soddisfazioni. Bisogna poi stare molto attenti a valutare le vincite nel breve periodo: magari nei primi due mesi guadagni tanto ma non vuol dire nulla. Può essere anche un buon secondo lavoro per arrotondare: guadagnare 500 euro al mese stando a casa non è male… per levarsi gli sfizi è ottimo”.
Quindi non lo consiglieresti full time?
“Logico che se c’è un amico disoccupato a febbraio e lui ha la possibilità di lavorare solo d’estate, può anche provare per un paio di mesi per vedere se è predisposto, ma lo deve fare con responsabilità nel gestire le sue risorse. Ci prova ed ha poco da perdere”.
L’equilibrio e il senso di responsabilità però sono importanti. Quale può essere l’atteggiamento giusto?
“E’ un percorso mentale lungo, ci vuole molta costanza. Ieri, ad esempio, ho preso una serie di colpi sfortunati, molti cooler ed ho perso una discreta somma, ma giocavo in bankroll e non mi spostava nulla. In tutti i casi ero sotto ma quando è finita la mia sessione ho staccato e sono andato fuori con gli amici. E’ normale anche affrontare giornatacce così. C’è gente che gioca per recuperare e questo è un atteggiamento pericoloso, anche perché non sei mentalmente al 100%”.
Passiamo alle cose positive: grazie al Guadagna di + e le varie promozioni, hai fatto calcoli precisi sulla rakeback che alla fine finisce nelle tue tasche?
“Tra classifiche settimanali, rake race di Asso e il vip system annuale di Titan riesco a superare il 65%. C’è poi un altro vantaggio: il cap rake di Titan è più basso rispetto ad altre piattaforme, quindi per me è già conveniente”.
Ricordiamo che il gioco può creare dipendenza ed è vietato ai minori di anni 18. E' importante giocare in maniera responsabile.