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Max Pescatori si racconta a "Il Fatto Quotidiano": dal lavoro in Esselunga ai braccialetti

In un periodo di grossa crisi nella comunicazione del poker, il fatto che uno dei nostri personaggi più popolari si racconti a un quotidiano nazionale è un fatto da accogliere con entusiasmo. Parliamo di Max Pescatori, una cui lunga e particolareggiata intervista è uscita ieri su "Millennium", il magazine mensile allegato a "Il Fatto Quotidiano".

Un selfie di Max Pescatori da Las Vegas, con Erik Seidel e (sullo sfondo) Jack Effel

L'epopea di Max Pescatori

Grazie alla sapiente penna di Nanni Delbecchi, noto giornalista del FQ e appassionato di poker della prima ora, il Pirata racconta la sua epopea per tutti quelli che non la conoscevano, ma anche per quelli che la conoscono già.

Si parte dagli anni di Tangentopoli e si arriva fino a oggi. Nel mezzo, la storia di un ragazzo milanese che era in procinto di diventare direttore di filiale in Esselunga, ma poi ha deciso di seguire un'altra vocazione.

Il "Pesca" racconta del suo primo arrivo a Las Vegas come inviato di una rivista di videogiochi. Quindi il  trasferimento a Sin City, il corso da croupier e i primi impieghi nei casinò USA, quindi il grande salto al professionismo.

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Nel mezzo, Max regala qualche chicca inedita come la sua saltuaria partecipazione a partite private a casa di qualche produttore di Hollywood, durante le quali ha avuto anche qualche utile dritta per scommettere.

Il "Porno-Pirata"?

Ultima chicca: il numero di luglio di Millennium, che contiene l'intervista a Max Pescatori, è dedicato a un argomento "particolare". Guardare per credere...

(Cliccare sull'immagine per andare sul sito del magazine)
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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