Dopo tre anni di crescita (gli ultimi due in maniera abbastanza rilevante) del poker online italiano in modalità torneo (MTT e Spin and Go/Sit Lottery), continua il dibattito sullo stato di salute del nostro poker: è in salute? L'interesse è sempre forte? E' in crisi?
Ricordiamo che nel 2017, la spesa per i poker tournaments subì un incremento del 19%. Il cash game invece si rivelò stabile, con una leggera tendenza al ribasso (-2%), un miracolo se consideriamo il trend degli ultimi 5 anni.
Ma nel 2018 come procede il mercato in Italia? E' naturale che il mancato accesso alla liquidità condivisa con Francia, Spagna e Portogallo (i numeri testimoniano una rapida crescita nei tre rispettivi mercati) sia stata una bella mazzata per i pokeristi italiani e soprattutto per gli investimenti di settore.
Le gaming company italiane continuano a spingere nel marketing (fin quando sarà possibile, dal luglio 2019, per via del decreto Dignità. saranno vietate il 99% delle operazioni) sul prodotto scommesse ed, in minima parte, anche sul casinò online. Difficile trovare promozioni sul poker, salvo qualche rara eccezione, in canali generalisti come televisioni o giornali. L'addio al progetto della liquidità condivisa ha bloccato purtroppo tutti gli investimenti ed i segnali negativi che arrivano dall'attuale Governo hanno fatto il resto.
IL TREND
Nonostante tutto, il poker italiano rimane stabile nel 2018 per quanto riguarda i tornei. Secondo i dati diffusi dall'agenzia di stampa Agipronews, nei primi otto mesi dell'anno la spesa (che non è altro che la rake pagata dai players) è rimasta immutata a 54,9 milioni di euro. Male invece il mese di agosto con un margine di 5,5 milioni, -5,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. Un bel passo indietro da parte del mercato in estate. C'è da dire che quest'anno sono aumentati i viaggi e le vacanze per gli italiani.
Continua il declino del cash game online: nell'ottavo mese dell'anno fa segnare un -6,9% (4,7 milioni di euro la spesa) mentre da gennaio perde il 4,1% (44,1 milioni). Il rapporto tra tournaments (mtt più sit lottery) e cash game è quasi del 60%-40%.
Logico che il fallimento italiano per quanto riguarda il progetto della liquidità internazionale abbia colpito duramente il gioco, anche se a settembre c'è da aspettarsi una lieve crescita considerando alcune promozioni attive sulle principali poker rooms nel cash game e con l'arrivo di nuove series nei tornei.
L'INTERESSE
Numeri che, in ogni caso, sono confermati da un interesse stabile degli italiani verso il poker. Lo testimoniano le ricerche su Google nell'ultimo anno solare. Tranne un picco nei giorni di Natale e fine anno, per il resto l'interesse è immutato. Ecco qui il grafico di Google Trends:
Tra le regioni più interessate troviamo Sicilia, Campania, Abruzzo, Sardegna e Calabria.
Per quanto riguarda le ricerche della parola chiave "poker" nel Mondo, anche in questo caso l'interesse sembra molto stabile nell'arco di dodici mesi, seppur con alti e bassi più marcati tra i vari mesi.
Infine le ricerche sul poker online in Italia: in questo caso vi è una flessione:
QUOTE MERCATO
Tra le quote di mercato del poker tournaments, è sempre più pronunciato il dominio di PokerStars:
- PokerStars 63,3%
- Microgame Network 7,1%
- Sisal 6,4%
- Snaitech 5,8%
- Lottomatica 5,7%
- Eurobet 3,8%
- Bwin 1,2%
- Multigioco (New Gioco) 0,5%
Stessa cosa nel cash game, queste le quote di mercato dei nostri partner negli otto mesi del 2018:
- PokerStars 40,3%
- Microgame Network 18,5%
- Lottomatica 7,2%
- Sisal 6,6%
- Snaitech 5,4%
- 888Poker 3,3%
- Bwin 2,9%
- Multigioco (New Gioco) 2,3%
- Stanleybet 2,0%
fonte: Agipronews