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Gus Hansen

Gus Hansen: "La GTO? Non la sanno applicare i computer, figuriamoci se ci riesce un ragazzino tedesco"

In questi giorni Gus Hansen si trova a Las Vegas per partecipare al Big Game della Bobby's Room, ovvero alla partita di Mixed Games più alta al mondo. Al giorno d'oggi questo è l'habitat naturale del professionista danese, che sa di avere la possibilità di continuare a guadagnarsi da vivere con le carte solo se sta lontano da No-Limit Hold'em e Pot-Limit Omaha. Un'evoluzione notevole considerando che il folle poker player scandinavo costruì le basi della sua carriera milionaria proprio grazie al No-Limit Hold'em.

Oggi non li gioca più, ma un tempo l'A-Game di Gus Hansen erano i tornei live della variante più popolare al mondo. Nei primi anni Duemila vinse milioni di dollari tra WPT e Aussie Millions, trionfando proprio nel Main Event della kermesse australiana del 2007. Quel torneo sarebbe entrato nella leggenda perché Gus prese nota di tutte le mani giocate, dalla prima all'ultima. Riportò l'action e le sue riflessioni nel best seller pokeristico "Ogni mano rivelata".

Sono passati undici anni dall'uscita di quel libro e oggi Hansen è tutto fuorché un giocatore di tornei. Ciononostante, continua a seguire le vicende di quel mondo che tanto gli diede e da una recente intervista per i colleghi di Pokernews.com risulta chiaro che abbia un'opinione chiara e netta dei cosiddetti "GTO Players", ovvero i giovani reg che stanno dominando la scena seguendo una strategia basata su un'applicazione "perfetta" della Teoria dei Giochi al No-Limit Hold'em.

Un'applicazione che secondo Hansen (e molti altri) non è altro che un'illusione.

Gus Hansen: "Rido di chi dice di giocare secondo GTO"

"Potrei parlarne per ore di GTO", ha detto Gus a sorpresa. È diventato un'esperto di questa strategia basata sulla matematica? Assolutamente no: la conosce perché l'ha studiata, ma non pensa che si possa applicare in modo efficace.

"Posso solo ridere di quei giocatori che si dicono convinti di giocare secondo una strategia GTO", ha proseguito. "Non dico che la GTO sia sbagliata ma ci sono due fattori da considerare: il primo è che il 99% delle persone non sa nemmeno cosa sia e quindi ha poco senso provare ad applicarla. Il secondo è che nessuno è in grado di applicarla davvero, nemmeno un computer sa come si gioca una perfetta strategia GTO. Per quale motivi dovrei credere che ci riesca un ragazzino semi-sconosciuto di Dusseldorf?"

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Frecciatine a parte, Gus vede la strategia della GTO come la vede il top reg del cash game online Andrew "OhHeyCindy" Graham: chi dice di giocare secondo GTO si sta semplicemente illudendo, perché nessun giocatore di poker è in grado di essere totalmente inexploitabile e se nemmeno un solver riesce a risolvere i complessi calcoli matematici in breve tempo, sicuramente non può farlo un essere umano.

Gus Hansen: "Stimo i tedeschi ma non hanno minimamente raggiunto la perfezione nel poker"

"Non importa quanto pensi di giocare una perfetta GTO, ti assicuro che non ci stai riuscendo", ha proseguito il professionista 44enne. "Sarai sempre exploitabile. Io non sono un esperto di solver e teoria, ma ho capito che giocare secondo GTO non significa nulla".

Hansen ha però poi messo in chiaro, con una ritrovata umiltà, di avere grande stima dei regular degli high roller live, in particolar modo dei tedeschi: "Ovviamente i tedeschi sono molto bravi, sono estremamente forti. Non dico che posso batterli, assolutamente". Ciononostante, è sicuro che anche loro siano umani e battibili: "Quello che dico è che prima di credere di avere una strategia teorica perfetta ce ne vuole... non ci sono minimamente vicini".

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