Ci sono storie che rendono il lavoro di raccontarle qualcosa di cui andare particolarmente orgogliosi. E' il caso di Jonathan Bredin, la cui vittoria all' Australia & New Zealand Poker Tour di Queenstown è infinitamente più che una storia di mero poker.
Jonathan è affetto da una forma di paralisi cerebrale, che ha danneggiato irreparabilmente le sue possibilità di movimento e di comunicazione. Così, Bredin si sposta grazie ad una carrozzina motorizzata e comunica grazie ad uno speciale iPad, ma anche ad un amico e assistente personale che gli "presta" braccia e voce.
Grande appassionato di poker, Jonathan ha deciso di prendere parte al suo primo grande torneo live, appunto l' ANZPT che si è svolto nello scorso fine settimana a Queenstown, cittadina al sud della Nuova Zelanda. Erano 126 i partecipanti per un buy-in di 3.000 dollari neozelandesi: nel field anche diversi pro come il finalista dell'EPT Sanremo 2010 Daniel Neilson (poi 8°, ndr), ma si sono dovuti tutti inchinare alla tempra di Jonathan!
Il suo amico Chris lo aiutava spillandogli le carte, maneggiandone le chips e comunicando le sue decisioni al tavolo, ma senza mai entrare nel merito di alcuna decisione o strategia di gioco, che è stata tutta farina del sacco di Bredin.
Giunto al tavolo finale da chipleader, tuttavia Jonathan partiva dietro a Daniel Laidlaw nell'heads up conclusivo, e ad un certo punto si è anche trovato a un passo dall'eliminazione, finendo allin con K2 contro gli AK dell'avversario.
A volte il destino decide che per una bella storia ci deve essere un finale all'altezza. E allora ecco la doppia sorpresa: 2 sul board, raddoppio e rimonta che si completa con una mano finale incredibile, e non per ragioni strettamente pokeristiche.

I due finiscono infatti allin preflop e Brevin stavolta copre l'avversario. Si va allo showdown:
Bredin k k
Laidlaw a q
Il board 3 k j q 8 decreta il trionfo di Jonathan Bredin, ma la seconda sorpresa non è questa: sul suo braccio sinistro, Jonathan ha tatuata una coppia di K neri, esattamente quelli che gli hanno portato questa fantastica vittoria (vedi foto sotto).
Una premonizione? Chissà, forse solo un modo per rendere questa storia un po' magica. Intervistato sull'argomento, Bredin ha detto che semplicemente gli andava di fare un tatuaggio sul poker e che aveva scelto i K perchè gli assi gli sembravano banali.
In realtà è proprio l'intera storia di Jonathan Bredin a non avere proprio nulla di banale, sia per quanto gli è accaduto che - soprattutto - per il messaggio che lascia: con i 93mila dollari vinti, Jonathan ha detto che comprerà una speciale automobile attrezzata per farlo salire e scendere con facilità, e che parteciperà ad altri tornei dell' ANZPT.
Come dire, anche nelle condizioni più ingrate e dure si può trovare un modo per onorare e godere la vita. E se per una volta lo strumento di tutto questo è il poker, c'è solo da esserne fieri e imparare qualcosa dalla leggerezza con cui Jonathan affronta il peso di tutti i giorni.