Da 3o anni sulla cresta dell'onda
Si scrive Erik Seidel e si legge fenomeno. Non troviamo un aggettivo migliore, per descrivere questo immenso giocatore. In pratica lui e Phil Hellmuth sono apparsi quasi assieme sulla ribalta del grande poker. Era la fine degli anni '80 e il gioco non aveva ancora quell'appeal planetario. Eppure Erik stava già macinando soldi e rivali. Oltre 30 anni dopo, il player nato a New York il 6 novembre del 1959, è sempre li. Anzi guarda quasi tutti dall'alto in basso, dopo una carriera pazzesca. Pensate che in tre decenni ha vinto qualcosa come 34.601.320 dollari grazie al poker live.

E' terzo nella classifica di tutti tempi e solo da pochi mesi ha perso una posizione: "colpa" di un Justin Bonomo in versione Re Mida. Gloria, fama, soldi e un nome scolpito per sempre nella storia di questo gioco. Eppure una sorta di cruccio, o tabù se preferite, c'è nella carriera del buon Erik. Intendiamoci, non è roba che toglie il sonno, tanto meno ad un campione del suo calibro. E' un mero dato statistico che fa specie, davanti ai numeri impressionati di Erik Seidel. L'americano in pratica, non ha mai vinto più 2 milioni e mezzo nel singolo torneo. Il suo best cash live è di 2.472.555 dollari per la precisione.
Un mattoncino alla volta
Insomma è un dato assai curioso, quando parliamo di Erik Seidel. Da una parte un best cash del genere stride davanti a quasi 35 milioni di dollari vinti in carriera: siamo ormai abituati fin troppo al super shot da oltre 5 milioni di dollari. Dall'altra però dimostra la grandezza di Erik. Una sorta di continuità di risultati nel tempo, che assomiglia molto alla teoria di un mattone alla volta. Quel mattone che ben presto è diventato una fortezza di successi e trionfi. La carriera di Erik Seidel la possiamo tranquillamente separare in due epoche distinte. La prima va dal suo debutto, il 1988 fino al 2003. E l'altra che chiaramente parte dall'estate che ha cambiato il gioco: quella del 2003 appunto, grazie a Chris Moneymaker e il conseguente boom mondiale del poker.
Nei suoi primi 15 anni di carriera, il buon Erik Seidel è salito alla ribalta vincendo 4.245.904 dollari. Ben 104 gli ITM messi a segno in quella decade e mezzo, mentre il suo best cash live fu di 411.300 dollari. Neanche a dirlo, la sua annata più ricca è proprio il 2003: in 12 mesi vinse 815.679 bigliettoni. Come detto, è arrivato poi l'effetto Moneymaker, con i field che si ingrossano sempre di più e i payout che raggiungono cime mai toccate prima. Ma tutto questo sembra non aver scalfito Erik Seidel. Basta dare uno sguardo al suo score, per capire che proprio negli ultimi 15 anni ha fatto il definitivo salto di qualità. E' entrato nella storia.
Seidel ha incassato 30.355.413 dollari, frutto di 186 "In the Money". Il suo miglior anno è stato il 2011 grazie a 6.530.153$ vinti. Il best score invece tocca quota 2.472.555 dollari. Insomma numeri da sballo che confermano l'infinita classe di questo monumento vivente del poker. E chissà che in futuro non riesca a trovare il big shot, abbattendo anche l'ultimo record da superare. Va detto ad onor di cronaca, che Erik Seidel a differenza di altri giocatori non viaggia molto spesso al di fuori degli USA, per i tornei high roller. A Las Vegas lo vedrete quasi sempre seduto, mentre ad altre latitudini non è così frequente. Ma prima poi siamo certi che ci riuscirà. E proprio nel 2019, nel compimento del suo sessantesimo compleanno, potrebbe farsi il miglior regalo della sua carriera.