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John Cernuto "Miami" : record all time per ITM nei tornei live. Quando fu licenziato da Reagan...

Doyle Brunson qualche anno fa affermò: "non smettiamo di giocare perché invecchiamo, diventiamo vecchi perché smettiamo di giocare". Per questa ragione, Texas Dolly lo vediamo sempre alle World Series o giocare alla Bobby's Room qualche sessione high stakes. Sulla stessa linea d'onda c'è un'altra Leggenda vivente del poker americano: John Cernuto "Miami" che continua grindare come un giovanotto nei tornei mid-stakes all'età di 75 anni, nonostante nel 2009 rischiò la pelle durante un torneo Razz alle WSOP.

John Cernuto "Miami" (photo courtesy of Pokernews)

John Cernuto: primo per ITM nei tornei live

Poche ore fa John Anthony Cernuto ha battuto il record di Men “The Master” Nguyen: è arrivato 13esimo nell'evento da $350 H.O.R.S.E. di uno dei festival più importanti dell'anno: LA Poker Classic in California.

Al Los Angeles Poker Classic, Miami ha già ottenuto 4 cashes quest'anno, incassando poco più di 5mila dollari. Ma questo dato testimonia come sia attivo e stia grindando qualsiasi tipo di torneo al Commerce.

'Miami' ha ottenuto il suo 490esimo in the money (ITM) in un torneo dal vivo. Mai nessuno come lui. Il mitico Men Nguyen è fermo a 489 ma la partita è ancora aperta tra i due. Questa è la top 5 della speciale classifica:

  1. John Cernuto (USA) 490
  2. Men “The Master” Nguyen (Vietnam) 489
  3. Randy Holland (Canada) 441
  4. T.J. Cloutier (USA) 393
  5. Dan Heimiller (USA) 365

Dei 5, solo T.J. Cloutier fa parte della Poker Hall of Fame: è stato nominato nel 2006 insieme a Billy Baxter.

John Cernuto "Miami": la sua storia

Cernuto si laurea alla Florida State University e lavora come controllore di volo. Nel 1981, il sindacato (PATCO) degli "uomini-radar" inizia a scioperare ad oltranza, contestando le condizioni lavorative.

All'inizio il presidente Ronald Reagan solidarizza con le istanze del sindacato ma quando la situazione nei cieli statunitensi degenera, appellandosi a ragioni di "sicurezza nazionale" , li precetta: ordina agli scioperanti di tornare ai propri posti di lavoro. Obbescono solo 1.300 su 13.000 controllori.

 

Reagan licenzia tutti coloro che si rifiutano di tornare al lavoro: tra di loro c'è anche Cernuto che da quel momento inizia a giocare a poker in modo professionale.

"Miami John" ottiene una serie straordinaria di risultati, con 68 piazzamenti in the money alle WSOP, con tre braccialetti vinti ed altrettanti final table al World Poker Tour.

Il suo ultimo braccialetto alle World Series of Poker lo vince nel 2002 nell'evento $1.500 Limit Omaha per $73.320.

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In carriera ha vinto oltre 5,85 milioni di dollari nei tornei live. Il suo colpo più importante risale al 1997 quando si è imposto nel $2.000 No-Limit Hold’em alle WSOP per 259.150 dollari.

Il collasso nel 2009 durante le WSOP

Nel 2009, anche per la sua sfrenata passione per il poker, John Cernuto rischia di rimetterci la pelle dopo l'ennesima maratona nella Brasilia room del Rio: è impegnato a rilanciare al flop in una mano al day 2 del torneo $2500 Razz delle WSOP, quando collassa sul tavolo. I suoi avversari pensano che si stia riposando ma quando (dopo più di mezz'ora) uno di loro lo tocca, Miami cade a terra privo di sensi. Viene ricoverato d'urgenza nell'ospedale più vicino di Las Vegas. In molti pensano ad un arresto cardiaco ma il suo malore è dovuto ad un'emorragia interna.

Risolti i problemi di salute, per fortuna "Miami" continua a grindare con successo tra Las Vegas, Los Angeles e la sua amata Florida.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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