Nel 2010 la dedica a Phil Ivey
La Ivey's Room ha visto la luce nel maggio del 2010. Il Casinò Aria aveva un doppio obiettivo in mente: contrastare in qualche modo lo strapotere della "Bobby's Room" del Bellagio e unire il suo nome a quello del giocatore più in voga in quel momento: Phil Ivey. Una mossa di marketing perfetta. D'altronde se nella mitica sala del Bellagio si giocavano e si giocano tutt'ora notevoli partite di cash game, creare al Casinò Aria una room simile era l'ideale nell'epoca del boom del gioco.
La serata di apertura fu dedicata ad un freeroll che metteva in palio qualcosa come 2 milioni di dollari di montepremi e altri 100 mila bigliettoni come taglia su Ivey. Quest'ultimo venne bustato da David Rheem, mentre il torneo vide il successo di Larry Litton per 250.000$. Da quel giorno in poi l'azione non si è più fermata alla Ivey's Room, fra tornei e ricchissime partite di cash game.
9 anni dopo si cambia
La Ivey's Room, come detto, ha continuato a fare il pieno di giocatori, mentre la notorietà di Phil Ivey pian piano scemava. Non che sia diventato un giocatore secondario, anzi. La sua presenza nei tornei, o in qualche tavolo di cash game high stakes fa sempre notizia. Ma il poker in questi 9 anni è letteralmente cambiato. Il Black friday ha sicuramente inciso in qualche modo sulla popolarità del giocatore, che non ha potuto più combattere online ai tavoli high stakes.

Al tempo stesso, lo sdoganamento dei tornei high roller ha portato alla ribalta del pubblico, una nutrita pattuglia di nuovi giocatori. La truppa tedesca è una di quelle che più ha lasciato il segno negli ultimi anni. E infine, non dobbiamo dimenticare le numerose cause in giudizio che hanno visto protagonista suo malgrado Phil Ivey. Probabilmente quello che era stata una perfetta mossa di marketing 9 anni fa, adesso rischia di ledere il nome del casinò. Così si è passati da Ivey's Room ad un anonimo "Table 1". Un nome che speriamo sia solo provvisorio. Intanto Sean McCormack, numero uno del casinò Aria di Las Vegas, ha così commentato la decisione: "Niente è per sempre. E niente dura in eterno". Poche parole, ma assai chiare.