Pochissimi anni fa, esattamente nel 2017, Charlie Carrel ha vinto il Main Event WCOOP giocando da un bar.
Bene… Richard "Girlyjack" Preston ha deciso di fare “level up” e battere a suo modo “Epiphany77”.
In questo Articolo:
Vincere dal proprio bar
Preston ha fatto suo il titolo di SCOOP #30 per un premio da $11.760, il Sunday Kickoff da $11 di Buy In, superando un field oceanico da 14.345 giocatori mentre stava giocando da un bar.
Il suo bar.
Mentre lavorava.
Preston vive a Bridlington, stesso paese dell'istrionico John Hesp che qualcuno di voi ricorderà alle WSOP 2017 ( e che il nostro eroe conosce personalmente), sulla costa inglese dello Yorkshire, dove gestisce un Bar-Cafe nella South Beach.
L'intervista
PokerStarsBlog ha incontrato Richard e lo ha intervistato.
Come ci si sente a vincere un titolo SCOOP su PokerStars?
"Sorprendente è l’aggettivo giusto. Ho giocato il Day 1 da casa mia, ma gestisco un locale insieme a mia moglie e ho dovuto ovviamente aprire il giorno dopo, sapendo di dover dare un occhio al mio tablet.
I clienti sono stati molto pazienti, anzi, alcuni sono rimasti a vedere come andava a finire e io li aggiornavo passo passo".
Quando hai capito che lo scenario era di quelli croccanti?
La Deep Run è cominciata a fine Day 1, ma in quel momento davo ad essa poca importanza perché ero impegnato al Bounty Buider dove ho chiuso al nono posto.
Day 1 e Day 2

Al Kickoff ho invece chiuso la prima giornata 20/48 ed ero abbastanza fiducioso per il Day 2.
Quando il torneo è ricominciato, stavo ancora in cucina a preparare le mie cose e ho perso circa un milione prima di sistemarmi con più calma e sentirmi a mio agio.
Al Tavolo Finale mi son presentato secondo in chips per poi risalire velocemente da 10 a 40 milioni e presentarmi a 4 left con 2/3 delle chips quando i miei Assi hanno retto contro i Kappa di un altro giocatore deep.
Il resto, grazie al cielo, è stato facile.
Questo è il risultato più importante della tua carriera?
Avevo vinto $15.000 due anni fa ad un Sunday Warm-Up, ma gestendo questa attività preferisco rimanere coi piedi per terra e fare il lavoro che più mi piace.
Mi piacerebbe andare a Las Vegas, ma quel periodo per noi è davvero impegnativo.
Piedi per terra
Pensi di poter fare il salto di qualità e diventare professionista?
Mi piacerebbe, ma il lavoro, lo ripeto, viene prima.
Abbiamo parecchi dipendenti e non posso chiudere dall’oggi al domani per inseguire un sogno. Mia moglie Jackie ed io abbiamo una figlia che si sposerà a breve e ho un nipotino che mi toglie ulteriore energia, sono orgoglioso della mia vita da ormai 50enne.
Fino a poco tempo fa lavoravo dalle 12 alle 16 ore al giorno, l’ho fatto per 20 anni, ma ho imparato solo recentemente a delegare qualcosa agli altri, l’età si fa sentire.
Quali sono le tue passioni oltre al poker?
Abbiamo una casa a Tenerife e quando vogliamo rilassarci e stare lontano da qui, ci andiamo per vedere un po’ di spiagge.
Invece, per quanto riguarda oggi, mi dovete scusare, ma ho molto lavoro da fare e vi devo lasciare!