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Report torneo 19 Gennaio IR Napoli

Il giocatore si riconosce da tanti piccoli tocchi. Da come si muove, da come parla. Da come ti guarda, da cosa pensa e da come lo fa. Dal sapere affrontare le situazioni al modo giusto al momento giusto. Il giocatore perfetto non esiste. Tutti possono migliorare, anche i professionisti.

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E’ forse vero che tutti abbiamo un punto oltre il quale non possiamo migliorare: le doti naturali esistono. Vanno affinate e fatte crescere, ma averne in partenza serve eccome...
Ed è per questo che guardando tutti questi giocatori giovani che frequentano lo Showbowl di Agnano (NA) mi chiedo dove possano arrivare. E nello specifico, cosa combinerà Carlo? Il torneo di venerdì scorso è iniziato con oltre 70 persone che si assiepavano per entrare e giocare. Un successo straordinario, nonostante il problema tecnico con la sala (di cui l’organizzazione mi ha chiesto di portare le scuse a tutti), è tutto pieno, nemmeno gli ospiti riescono ad avvicinarsi.Oltre a tutti i soliti habitué, moltissime le nuove facce che arrivano.
Si sparge in sala la voce che un paio di pro ci abbiano onorato con la loro presenza, e oltre a loro c’è anche il Presidente Nazionale di Italian Rounders, Domenico Tresa, venuto a battere i giovani giocatori del sud. Illuso! Il mio torneo è stato ahimè ben poca cosa, il più corto di sempre, ma è inevitabile che avvenga. Il mio tavolo è durissimo, con diversi giocatori che hanno varie esperienze live di livello, oltre a Dario “Bonzo”, Antonio “AssoNapoli”, e altri tra cui il vincitore del torneo di 2 settimane fa, Peppe di Napoli “A modo mio”. Giusto un paio sembrano fare un tot di chiamate loose, ma so che non avrò clienti facili.
Dopo un’oretta, il mio AK è ammazzato da un A8 di Antonio (chiamata sicuramente un filo loose, ma capita), che prende 88x al flop. Nella mano subito dopo, presi i miei rientri, spillo QQ in UTG. Su bui 80/160 rilancio a 600 (3000 davanti), anche per dare l’impressione di essere in tilt e magari trovare qualche cliente con Ax o coppietta. Infatti mi chiama subito uno, ma Antonio (di nuovo lui!) mi rilancia All in. In 20 secondi ho pensato le seguenti cose: - il piatto è 4440, io ho 2400 e un giocatore attivo dietro di me - Antonio sarebbe capace di rilanciare per rubare il piatto, sapendo che io non potevo più rientrare dopo - Sono visto come aggressivo, e magari un po’ in tilt (illusi )
In sostanza, c’è il serio rischio che abbia KK-AA ma non posso regalare. Se sono out amen, non era il mio torneo, ma non è un punto dove posso fare un laydown del genere. Molto a sorpresa chiama anche quello dietro di me! Lui però poteva rientrare, ed era attirato dal piatto ormai di oltre 9000. Morale della favola, Antonio gira KK, io QQ, il terzo QTs (!). Non esce l’ultima Q, e sono fuori.
La serata passa comunque piacevole, e si sentono urla di gioia ogni 5 minuti. Bisogna arrivare al final table e dopo il break ci sono ancora 55 persone! Il buon presidente Domenico, invece, è finito ad un tavolo molto loose e il suo gioco accorto non paga. Si innervosisce molto quando il suo A9 viene chiamato e battuto da K5, ma in effetti l’altro giocatore voleva raddoppiare o ricaricare, cosa che ha il suo senso in un Rebuy ) Domenico, che si era ripreso, uscirà quando la sua doppia coppia si scontra col colore nut di Carlo “Tyson” Sant’Elia, rimasto in attesa dell’avversario. Poca sorte anche per i 2 co-organizzatori: Nicola è out con TT vs KK, Dario fa slow di AA preflop ed è battuto dalla doppia floppata da Antonio (sempre lui!!). Raffaele, campione della scorsa settimana, è attendeista, mentre l’altro campione Peppe fa il suo solito gioco aggressivo che mette in difficoltà gli avversari e viaggia a gonfie vele.
Il gioco va avanti da alcune ore, e vedo Carlo accumulare decine di fiches verdi. Peppe lo imita, mentre i giocatori meno aggressivi si spaventano e cercano solo di arrivare al final table. Applausi ad un tavolo per un poker contro full, e poco più tardi Raffaele ci saluta, il bis non è facile. Quando restano 10 giocatori, il gioco si fa lentissimo…e a scoppiare la bolla in nona posizione è proprio il mio giustiziere Antonio. E’ final table! Rispetto alla settimana scorsa vedo molta più attività, giocatori ben più aggressivi. Non penso durerà 4 ore di nuovo. Infatti con Peppe e Carlo lo spettacolo è garantito, il resto del tavolo non si tira indietro. C’è una caratteristica comune a quanto visto 7 giorni prima: il gioco è dominato da Carlo Sant’Elia. Sicuramente è stato fortunato, come vedremo, ma voglio ricordare agli altri che tutte le volte che non è stato chiamato non è stata fortuna, si è costruito una fortissima dote di chips con cui mettere pressione agli avversari.
E l’ha saputa sfruttare. Vediamo un po’ che ha combinato. I primi due out sono i 2 Vincenzo, che erano tuttavia abbastanza corti. La pressione sale e i giocatori avvertono che si avvicinano i primi 3 e con loro i biglietti per il grandissimo torneo di Montecarlo. Carlo sfrutta benissimo la tensione: bui 2-4k ante 400, limpa dallo SB con Q4o, si prende il piatto su un flop 5 5 3 senza posizione, poi non esita a rubare con posizione e fa All-in frequenti appena sente debolezza negli avversari. 
fold dei giocatori non sono certo colpa sua, e accumula oltre 100k fiches, gli avversari ne hanno la metà o meno. Lo stesso Carlo passa un paio di mani buone, ma troppo rischiose, dove starebbe al 50%: meglio aspettare le mani su cui mettere pressione, 33 sono carte adatte solo a far rientrare gli avversari. La mano su cui si decide buona parte del torneo è questa: Peppe “A modo mio” è terzo con 52k, bui 4k-8k ante 500, rilancia fino a 18k da Mid. Il BB è proprio Carlo, che spilla . Ci pensa un pò e approfittando delle sue moltissime fiches prova a cacciare Peppe, rilanciandolo All-in. Peppe ha ancora 34k, non pochissime, e ha ! Ci pensa 5 minuti buoni, silenzio totale. Alla fine si convince che Carlo stesse solo cercando di buttarlo fuori, potendolo “minacciare” di eliminazione e chiama. Il board presenta un e di fiori! E al river cala un . Ottima lettura Peppe, il tuo biglietto per Montecarlo già lo avevi, ma Carlo stasera pareva sapesse prima le carte in arrivo. Chiamata perfetta, ma sfortunata.
Piero è il quinto classificato. Rimasto cortissimo, con esattamente un BB, riceve un rilancio da parte di Max Falanga, che ha 66. Il suo KTs sul BB rende il piatto interessante e sul flop compare un 10…seguito subito dopo da un 6! Ma il turn è ancora 10. Ci sono 7 out per un punto superiore al full di Max, ma il river è solo un asso.
La sera sembra cambiare per Carlo quando si ritrova 77 in mano e Gianluca Melone, coi bui ormai a 6k-12k rilancia AI fino a 41k. Carlo non sembra convintissimo, Gianluca ha giocato fino ad ora molto chiuso e pensa che rischi di non essere un coinflip, infatti nonostante la potenza della mano non è convinto, ma non può esimersi dalla chiamata: Gianluca mostra 88 infatti! Board ininfluente, Gianluca raddoppia, ma Carlo non si perde d’animo. Prima attacca con 72off su un board 4 5 8 a 3 giocatori, portando a casa il piatto.
Poi arriva un’altra mano clou. I giocatori aspettano l’uscita del 4°: Max chiama UTG con JQ fiori, Gianluca è attendeista, e passa sui bui 6-12K. Alessandro Stabile, già a premio diverse volte, ha odds assurde per il suo K2, e nonostante tutto opta per il call. Flop 2 7 8 con 2 fiori. Alex ha 20k e pensa che il suo check lo esporrebbe troppo ai rilanci e si lancia sicuro che solo un 8 lo chiamerebbe. Carlo dopo alcuni istanti va ALL-IN! Brutta scelta per Max: - se passa e vince Carlo, è già terzo - ma se passa e vince Alex, è praticamente già quarto - d’altronde ha 2 overcards e colore…scelta difficilissima
Alla fine prevale la linea attendeista e passa non senza qualche dubbio. Carlo gira J8, proprio quello che temeva Alessandro, ed è avanti, vincendo la mano dopo aver isolato l’avversario. L’asso di fiori al river fa venire il mal di pancia al povero Max, ma “Tyson” ha giocato la mano in maniera perfetta non permettendogli di cercare il punto.
Altra giocata di Carlo che fa esplodere la sala: chiama dal bottone con KQ per dissimulare i suoi All-in. Il flop è ininfluente: J 8 3 rainbow. Sul doppio check si ferma 30 secondi poi dichiara testualmente: “Sono molto più grande di voi, quindi vado All-in”Non senza qualche dubbio gli avversari passano. Ma Carlo è gasatissimo e lanciato ormai.
 La sua nuova vittima è Max, che con circa 3bb va AI dal bottone con . Carlo ha e con 160k davanti opta per un nuovo call consapevole di potersela giocare: il flop è 7 3 5, pare finita…ma quando mai? K al turn. Abbiamo il primo giocatore con la coppa. Gianluca ha meno della metà delle fiches di Carlo, e l’HU si presenta difficile. Dopo 5 mani però pesca 88 dal bottone, e mette i suoi 70K nel piatto. Carlo ha e chiama subito. Chiamatelo istinto del giocatore, chiamatelo come volete, ma al turn esce un e Carlo “Tyson” dopo 2 terzi posti coglie una meritata vittoria.
Da figlio devoto avvisa subito i genitori, cui va il nostro plauso, perché incitano il figlio a quello che è uno sport, non un gioco d’azzardo. Dicevo, chiamate il call con A6 come volete, ma non chiamatela fortuna: è vero, aveva 3 out e circa il 28% di vincere. Ma tutte le altre volte che ha rilanciato, controrilanciato e isolato gli avversari non aveva avuto fortuna, aveva costruito quello che aveva davanti, a dimostrazione che le carte, in questo gioco, sono solo una parte. Lui non ha vinto con le carte migliori, ma ha saputo sfruttare quanto ha avuto, oltre a non fare capire niente agli avversari.
Alessandro, quarto con onore e croupier in diversi casinò, dichiarerà: “Carlo ha quel qualcosa del campione. Certo, ha avuto fortuna quando doveva, ma ha un talento naturale per questo gioco. Ha l’istinto e la capacità di cogliere il momento”. Beh “Tyson”  tutto lo staff Italian Rounders Napoli (e nazionale) nonché quello Assopoker ti augurano un gran torneo a Montecarlo, ma facci una cortesia: fai giocare un po’ anche noi a Napoli, altrimenti che facciamo?
Mica possiamo sempre stare ad applaudirti! In bocca al lupo ragazzi, ci vediamo Venerdì 26 Gennaio allo Showbowl, vediamo chi riesce a batterlo!
Giulio

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