Il poker in terra americana ha da tempo sdoganato i luoghi comuni e da sempre fa parte della tradizione del popolo a stelle e strisce. Nell'era modera la disciplina ha preso il sopravvento grazie al poker online e alle grandi manifestazioni dal vivo. Ma nella vita quotidiana degli americani, il poker si è ritagliato un piccolo spazio: se in Italia ad esempio festeggiamo il Natale e feste varie con il gioco della tombola, l'aggregazione nelle famiglie americane avviene nelle festività con delle tranquille partite a poker. Pochi spiccioli in palio e tanto divertimento tra bluff e all in.
Insomma il poker è una costante che attraversa intere generazioni al di là dell' Oceano e che ha scandito i giorni di varie epoche. E dal fascino del Texas Hold'em non sono esenti nemmeno alla Nasa. Anzi durante la preparazione delle missioni, lo svolgimento delle stesse e nel post, uno dei passatempi preferiti degli astronauti è il poker.
Tutto inizia quando nel 1960 la Nasa, crea un centro di ricerca ed addestramento nel deserto del Nevada: luogo adatto e che ricorda per certi aspetti la Luna. E' li che gli americani vogliono arrivare, per battere l' Unione Sovietica nel campo aereo-spaziale. Se Gagarin fu il primo uomo a viaggiare nello spazio, gli statunitensi vogliono essere i primi ad atterrare sulla luna.
Il luogo prescelto dalla Nasa però non è nemmeno troppo distante da Las Vegas. Circa 100 miglia, che in auto si possono coprire in poco più di un'ora. Un luogo ideale per svagare la mente di tutti nelle pause dal lavoro. Ed è li che si cimenteranno con il poker tre uomini che stanno per passare alla storia: Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins (colui che piloterà il modulo di comando, mentre gli altri due cammineranno sulla luna). I tre uomini stanno seguendo il corso di addestramento e ogni scusa è buona per giocare a poker nelle pause.
L'allin sulla Luna
Quel fatidico 20 luglio 1969 gli americani vanno in allin: sia per le conquiste spaziali nel duello con i russi e sia per la portata dell'evento storico. Per dirla nel gergo pokeristico, si sono giocati tutto per compiere l'impresa.
I tre astronauti nel lungo viaggio nello spazio, ingannano l'attesa mangiando, leggendo libri, ascoltando musica e soprattutto giocando a carte. Texas Hold'em e Black Jack sono stati protagonisti sull'Apollo 11. Certo, resta difficile da capire come in assenza di gravità si possa giocare con le carte, ma sono gli stessi astronauti a raccontarlo una volta tornati sulla terra.
Sulla Luna, Neil Armstrong e Buzz Aldrin raccolgono anche del materiale roccioso da portare alla Nasa per essere studiato ed analizzato. Non sapendo se potesse essere nocivo per il genere umano, oltre a mettere in quarantena il materiale lunare, anche i tre astronauti, una volta tornati sul suolo terrestre, vengono lasciati in quarantena per capire se siano stati infetti da qualche sostanza. Una sorta di "prigionia" ancora una volta ingannata dagli stessi uomini con delle lunghissime partite di poker.
Ma il poker e i viaggi spaziali sembrano andare di pari passo. Ancor prima della missione lunare, Alan Shepard divenne il primo americano a volare nello spazio. La risposta degli USA all'Unione Sovietica. Ebbene, anche lo stesso Alan nei momenti di pausa dell'addestramento, si diletta in delle lunghissime partite di poker con i colleghi. Un modo come un altro per svagare la mente. Il poker, insomma, ha da tempo valicato i confini spaziali raggiungendo anche la Luna e sdoganando (almeno negli USA) molti pregiudizi sul gioco stesso.