Pronti, attenti, via ed è già profondo rosso
Phil Galfond è uno dei più stimati e forti giocatori di poker al mondo. Nato online con il nick "OMGClayAiken", il player americano non solo è salito di livello alla velocità del suono, ma ha letteralmente asfaltato gli avversari nel corso degli anni. E anche dal vivo Phil Galfond non ha fatto sconti: le sue vincite live si aggirano sui 3 milioni di dollari, abbellite da tre bracciali alle WSOP di Las Vegas, di cui due nel PLO. Per questo motivo sa bene che certe montagne russe, fra attivo e passivo, costituiscono la normalità per un giocatore professionista.

Sta di fatto che la Galfond Challenge non è iniziata nel modo migliore per lui. Dopo i primi 6 giorni e 3.234 mani giocate, lo score di Phil Galfond recita - 327.000 euro. Una mazzata bella e potente, quella assesta dal suo rivale, alias "VeniVidi1993". L'heads up dunque sembra incanalarsi subito verso lo sfidante, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. Va ricordato infatti, che il duello si chiuderà solo al completamento delle 25 mila mani giocate. Heads up in modalità Pot Limit Omaha €100-€200 e una side bet collegata al risultato finale da ben 200.000 dollari.
Azzoppato, ma ancora vivo
Phil Galfond, al termine delle prime sessioni, ha rilasciato una sorta di dichiarazione dal suo account twitter: "L'unica cosa certa, dopo oltre 3.200 mani giocate e un passivo di 327.000 euro, è che le cose stanno andando male. Non credo di aver giocato al di sotto dei miei standard e sono convinto di poter ancora recuperare terreno. In fondo l'arrivo dista ancora molto. Ho cercato di limitare i danni e ho gestito quello che potevo gestire nel migliore dei modi. Adesso ho solo bisogno di un paio di giorni di riposo e poi riprenderò la sfida".
E' un Phil Galfond che non si da per vinto quindi e nonostante la pessima partenza, pensa già a come riequilibrare le sorti del duello con "Venividi1993". Allo stesso tempo l'americano lancia la sfida anche ad altri avversari, ribadendo che la "Galfond Challenge" è sempre aperta a tutti, tranne che ai suoi compagni di team. Sfide in modalità No Limit Hold'em o Pot Limit Omaha, con un livello base da €100-€200 e anche con blinds più alti, allungando la durata degli heads up a 50 mila mani.

Un messaggio che non è certo passato inosservato in rete e si sono già candidati nomi altisonanti del poker mondiale. Il primo è stato Bill Perkins, a cui si sono aggiunti brevemente Daniel "Jungleman" Cates e Luke Schwartz. Insomma ci attende un 2020 caldissimo con la Galfond Challenge, anche se prima il buon Phil dovrà tentare di pareggiare i conti con il suo attuale rivale.