
Assopoker ha raggiunto il vice campione del mondo per saperne un po' di più.
AP: Ciao Dario e grazie per averci risposto con sollecitudine.
Come ti è venuta questa bellissima idea di lanciare un appello a tutto il mondo del poker per sostenere tutto ciò che può essere utile alla collettività?
DS: "Sai in questi giorni ho avuto tanto tempo per riflettere, vedendo anche l'incremento esponenziale del traffico online, ho pensato potesse essere una cosa che sarebbe andata bene a tutti, perché il poker ci aiuta a rimanere a casa, ci aiuta ad occupare il nostro tempo, a distrarci e ci sarebbe l'opportunità per raccogliere dei fondi per gli ospedali. Tra me e me ho pensato potesse essere una cosa grandiosa e le poker room oltre a guadagnarci economicamente, avrebbero potuto aumentare l'appeal verso i giocatori anche a livello di immagine, chissà che non cambieranno le leggi in futuro per il poker in Italia se ci facciamo sentire e facciamo capire che siamo qualcosa di buono".
Hai avuto possibilità di venire a conoscenza con persone toccate personalmente dal virus o da loro familiari?
Per fortuna no, ma essendo molto empatico sento il dolore e la paura che ci sono in giro...

Immagino ti sentirai con ragazzi che giocano lontano da noi. Che tipo di sensazione hanno loro di ciò che sta succedendo?
Tutti la stessa sensazione, sarà un momento molto duro per tutta l'umanità, dobbiamo stringere i denti e farci forza a vicenda, non esistono nazionalità, non esiste nord e sud siamo tutti la stessa cosa, siamo tutti sulla stessa barca.
Una inziativa così nobile ha scatenato tutta una serie di reazioni positive da parte dei giocatori. Pensi che essa troverà accoglimento tra le componenti che hai chiamato in causa?
Siamo ancora all'inizio, ma ho avuto già riscontri molto postivi dalle room, molto meglio di quello che immaginavo.
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