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David Williams: i fantasmi di un quasi campione del mondo

David Williams, nel mondo del poker, per anni è stato quello che ce l'aveva quasi fatta: buon giocatore, bei piazzamenti, e tanti soldi in banca grazie soprattutto al secondo posto nel Main Event WSOP del 2004, ma non solo.

In quello stesso anno era infatti arrivato secondo al WPT Borgata per altri 574.000 dollari, e nel 2006 aveva strappato altri due tavoli finali al WPT, un secondo posto alle WSOP e perfino braccialetto, ma in un piccolo evento di Seven Card Stud: risultati che molti professionisti non ottengono in una vita intera, ma questo per Williams non era ancora abbastanza.

David Williams, ritratto recentemente al tavolo da poker... (photo courtesy vjmedia.net)

Forse perché, quando sei statunitense, in fondo credi che un piazzato sia comunque un perdente, o magari perché anno dopo anno, torneo dopo torneo, ripensi a quell'occasione che hai avuto, ripetendo a te stesso che la prossima volta non sbaglierai: "Nel 2004 credo di non aver dato il mio meglio, o forse non ero semplicemente bravo abbastanza - ricorda oggi - non avevo mai giocato heads-up e non mi rendevo conto quanto quella situazione fosse importante, ma nonostante questo non ho rimpianti".

Quell'anno vinse infatti Greg Raymer, un giocatore che non può vantare i suoi stessi successi negli anni seguenti, e che a differenza sua non è più sponsorizzato da PokerStars. Quel giorno, per anni e per sua stessa ammissione, fu allo stesso tempo il migliore ed il peggiore della sua vita: i milioni di dollari che gli piovvero sul capo cambiarono radicalmente il suo futuro, ma lo lasciarono anche con una scimmia di piombo sulla spalla che probabilmente solo un giocatore può dire di conoscere.

"Allora non vinsi, ed a causa della mia natura competitiva tornai a casa, mi buttai nel letto e mi misi a piangere - confessa - la mia ragazza non capiva, mi ripeteva che adesso ero ricco, ma io volevo vincere e non sapevo se avrei mai avuto di nuovo un'occasione simile. Tuttavia, qualche settimana più tardi quando andai in banca a cambiare l'assegno pensai, è davvero fantastico".

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Le occasioni degli anni seguenti sembravano portarlo lontano, ma mai abbastanza da vincere, almeno fino al 2010, quando finalmente fece centro al World Poker Tour. Battendo infatti Eric Baldwin in heads-up, fu capace di aggiudicarsi il WPT Championship Event, mettendo le mani su 1.530.000 dollari ma soprattutto su quel titolo in un importante torneo di No Limit Hold'em che fino a quel momento gli era sfuggito: "Si tratta di una sensazione fantastica, tutti gli errori precedenti sono come cancellati. Non importa se hai fatto un brutto call qua e là, perché hai vinto, sei l'ultimo rimasto in piedi, e non c'è più nulla da dire se non che sei il campione". 

...e nel 2010, quando vinse finalmente al World Poker Tour

Ed una volta che hai provato quella sensazione, è difficile farne a meno: "Mi piace dividere nella mia testa il montepremi di un torneo per il numero dei partecipanti, e poi immaginarmi ogni persona all'interno del Rio mettersi in fila e darmi 1.500 dollari ciascuno, mi manca quel tipo di adrenalina e chissà che quest'anno non possa essere quello buono per riviverla". Ed anche se tutti lo dicono ogni volta senza che per questo succeda, se non sei tu il primo a crederci chi mai dovrebbe farlo?

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