Playtech, la software house più celebre nel mondo dell’e-gaming, sta lavorando a stretto contatto con l’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli in Italia, per risolvere il problema del mercato “grigio”, nel quale operano ancora parecchi siti offshore.
Nella foto in alto, il fondatore di Playtech, Teddy Sagi in compagnia della modella Bar Rafaeli
Nei prossimi mesi, alcune skin targate iPoker (le più celebri), entreranno nel nostro mercato con risvolti positivi per la liquidità. La società israeliana controlla iPoker, uno dei network più in vista nel mercato internazionale e – nella relazione annuale agli azionisti – si evince che nei prossimi quattro mesi sarà applicata “tolleranza zero” verso quelle skin che operano senza licenza
Playtech ha avvisato le proprie rooms mettendole di fronte a tre strade: impedire l’accesso ai giocatori italiani, o regolarizzare la propria posizione con i Monopoli oppure saranno costrette ad uscire dal network di iPoker.
Secondo informazioni in nostro possesso, alcuni degli operatori più importanti stanno già pianificando l’entrata ufficiale nel mercato, con la migrazione automatica di parecchi players italiani.
La società ha predisposto “un programma comune per la gestione degli operatori senza licenza, in modo che possano ritirarsi in modo ordinato nei prossimi quattro mesi oppure ottengano una licenza locale, migrando i loro clienti”.
Playtech d’altronde è una società quotata alla Stock Exchange di Londra e deve rispettare alla lettera le recenti indicazioni dei Monopoli. La notizia potrebbe avere effetti positivi per la liquidità del mercato italico, considerando che skin di iPoker come Bet365, Ladbrokes (già in passato possedeva una concessione), Poker770, Expekt, Genting, Mansion, Betfred e molte altre, potrebbero regolarizzare la loro attuale posizione e portarsi in dote numerosi clienti italiani. La rete vanta già operatori prestigiosi come TitanPoker, Eurobet e Sisal Poker.