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Le varie tipologie di flush draw da giocare in maniera diversa l'una dall'altra

La maggior parte dei giocatori, si sa, preferisce giocare e rimanere al tavolo piuttosto che lavorare sui propri leak e sui propri errori compiuti durante la sessione appena conclusa. 

Per migliorare, però, lo studio per poter emergere sui giocatori meno forti è necessario per non incappare nelle disattenzioni che prima o poi ci faranno perdere dei soldi. 

Qualche anno fa Doug Polk e Ryan Fee furono tra i più seguiti “guru” del poker moderno e parecchie furono le lezioni originate dalla loro Upswing Poker Lab.

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Oggi discuteremo di una delle strategie prese direttamente da quei Lab. Queste strategie, sebbene leggermente condensate, evidenziano concetti che si pongono il fine di migliorare il tuo tasso di vincita.

Non giocare i flush draw allo stesso modo

I progetti di colore non sono punti ancora completi, tutt’altro. 

La stessa parola che li rappresenta, progetti, ti può far capire quanto possano essi essere sviluppati in maniera diversa. 

Qualora tu li giocassi sempre allo stesso modo, la possibilità che i tuoi rivali possano rendersi conto che quelle stesse mosse vengono utilizzate in presenza di un progetto, allora il tuo gioco e il tuo profitto ne risentirebbero. 

Ci sono alcune tipologie di flush draw che, già solo per il fatto che siano diverse tra di loro, richiedono una strategia di gioco che non può essere sempre la medesima:

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  • Il nut flush draw
  • I flush draw bassi
  • Una sola carta privata su un board monotone
  • Un flush draw abbinato a una coppia

Tutti questi progetti hanno un grado di forza diverso l’uno dall’altro e se anche alcune differenze tra di loro sembrano sottili, le strategie che richiedono sono tutte differenti tra di loro.

Due esempi che dimostrano questo concetto

Supponiamo che il bottone apra in mini raise e noi difendiamo da Grande Buio con a 2 , prima che sul flop scendano le seguenti carte: k 7 3 . Cosa dobbiamo fare?

Visto che già di per sè la nostra mano ha un minimo valore di showdown, è consigliabile il classico check-call con il nostro nut flush draw. 

Supponiamo ora invece di giocare con 5 6 . Siccome il nostro 6 alto non ha alcun valore di showdown, l’idea è quella di utilizzare una tattica come il check-raise in semibluff, poichè intanto abbiamo una buona equity rispetto al range del nostro avversario e perché il nostro draw ci permette di continuare a bluffare su tutta la gamma di carte che possono scendere al Turn. 

Inoltre, bluffando con i nostri progetti di colore più deboli e chiamando con i nostri più forti, qui, acquisiamo fold-equity con le nostre mani che traggono maggiormente vantaggio dal vincere il piatto al flop.

Tratto da pokernews

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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