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Una mano come K-10 da cutoff, ci check-raisano al turn. Che facciamo?

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Kappa-10 da cutoff 

PUNTO DI DECISIONE: In una partita di cash game no-limit hold'em, decidi di rilanciare dal cutoff con k 10 e vieni chiamato dal big blind. 

Il flop è k j 8 . Il tuo avversario fa check-call sulla tua continuation bet, poi fa di nuovo check dopo il turn 4 . Scommetti ancora una volta, ma questa volta il tuo avversario gioca in check-raise.

Linee generali 

Spesso è utile pensare alla nostra strategia generale e alle linee di bet con la coppia più alta. Tipicamente con la top pair in posizione su un board coordinato (e questo board è abbastanza coordinato), punteremo al flop, poi punteremo al turn e faremo check al river se la nostra mano non migliora.

Una ragione per prendere questa linea è che queste tipologie di mani di solito mantengono inalterato il loro valore solo attraverso due strade di aggressività.

Ogni street di aggressività restringe ulteriormente il raggio d'azione del nostro avversario. Una volta che lo abbiamo ridotto più di due volte contro la maggior parte degli avversari, il range complessivo del nostro avversario si restringerà abbastanza da non poter continuare in modo redditizio a puntare per l’ennesima volta con una sola coppia.

Stando così le cose, per impostazione predefinita, dovremmo foldare qui al check-raise al turn.

No info, si folda 

Se disponiamo di informazioni specifiche sul giocatore che il nostro avversario avrebbe spesso preso questa linea di azione come un bluff, forse potremmo deviare dalla nostra strategia standard. 

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Non sono tanti i giocatori ai micro limiti che check-raisano turn con una mano peggiore della nostra top pair, davvero raro che qualcuno di essi costruisca un piatto in bluff con l’idea di farlo fin dal pre flop. 

Tuttavia, la maggior parte degli avversari, in questa situazione, ha un raggio troppo ampio per continuare. Il check-raise su una carta dall’aspetto totalmente innocuo al turn, è spesso un segno di forza da parte di avversari completamente sconosciuti dei quali non abbiamo informazioni.

Il fold è la miglior opzione.

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Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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