La recente introduzione dei tornei flipout su Full Tilt Poker (presto anche su PokerStars.com, in seguito è logico pensare che arriveranno anche in Italia) ha fatto molto discutere l'intera community del poker e tra i tanti pareri autorevoli va sicuramente segnalato quello di Daniel Negreanu, che è intervenuto tramite il suo account di Twitter. Il pro canadese si è detto molto entusiasta di questa nuova formula, cogliendo tutti di sorpresa. Infatti, fa strano sentire un giudizio favorevole da parte di un professionista nei confronti dei flipout, tornei dove le skills contano pochissimo mentre è la fortuna a farla da padrona.
Per chi non fosse a conoscenza di questa tipologia di mtt, è molto semplice capirne la dinamica: alla primissima mano tutti i giocatori vengono automaticamente messi all-in, senza possibilità di scelta. Il fortunato vincitore dello showdown (che può essere a due, sei o nove in base al numero di posti al tavolo) si ritrova immediatamente a premio e da quel momento inizia il torneo vero e proprio con tutti i vincitori della prima mano a contendersi il primo premio come un normale mtt.
Il tweet di Negreanu ha suscitato reazioni contrastanti e anche qualche critica. C'è chi, infatti, si chiede come possa un giocatore come lui, che non è solo un semplice professionista ma un vero e proprio ambasciatore del poker, supportare questa formula nella quale non ci sono skills. Molti fanno notare a Kid Poker che questi tipi di tornei non fanno altro che allontanare la legalizzazione del poker online negli Stati Uniti, che dipende anche in larga misura dall'accertamento del poker come skill game.
Secondo Negreanu, tuttavia, questi mtt non sono esclusivamente una questione di fortuna, in quanto dopo il flip iniziale contano solo più le skills, con la differenza che il field rimanente sarà molto più scarso rispetto a un normale torneo, nel quale inevitabilmente la gran parte dei fish viene eliminata subito. Con questa formula, dichiara il team pro di Pokerstars, "non c'è lo stallo durante la bolla, ci sono più giocatori amatoriali, il field è più semplice quando si è già a premio e gli eventi durano molto meno, senza dover aspettare 4-5 ore per essere ITM".
Ragioni sicuramente valide ma che lasciano comunque perplessi i più, dal momento che Daniel Negreanu è sempre stato visto come giocatore che ha fatto delle skills il suo punto forte. Vedremo se le sue dichiarazioni spingeranno anche Pokerstars a introdurre questa nuova formula.
Intanto, nella giornata di ieri, Kid Poker ha annunciato che prenderà parte al Big One for One Drop, l'evento WSOP da 1 milione di dollari di buy-in e ha spiegato che il motivo per cui non era nella lista dei primi 23 iscritti è di natura logistica: non era ancora riuscito a versare l'ingente somma per il buy-in.
Una volta confermata la sua partecipazione al torneo più ricco di sempre, viene spontanea una domanda: chissà se Daniel Negreanu, a cui piace tanto questa nuova formula flipout, accetterebbe di giocare il One Drop in questo modo. D'altronde le sue motivazioni sono valide aldilà dell'entità del buy-in...