Poker onlineIl rapporto tra Viktor Blom ed il tornei live è molto particolare: ‘Isildur1’, per ragioni di sponsorship, ha appena partecipato all’EPT di Vienna, arrivando 76esimo nel Main Event, assicurandosi un premio di 10.650 dollari. Gioca poco live ma spesso lascia il segno negli MTT (vedi Super High Roller PCA e WSOP 50.000$ Poker Players Championship).
La sua testa però è sempre nell’olimpo del cash game: gli high stakes online, dove nel giro di pochi click macina centinaia di mani e si balla 10.000 bigliettoni verdi in pochi secondi. Non stiamo parlando di un giocatore normale, ma di un’eccezione, forse come sostiene Jungleman12, andato oltre il limite. Ma questo è Isildur1, nel bene e nel male.
Viktor non ama le World Series, non è un segreto: l’anno scorso ha saltato l’appuntamento con il Main Event (le sue preferenze sono solo per il 50.000$ Poker Players Championship) ed ha sempre snobbato anche solo l'ipotesi remota (con relativo accordo di staking) di partecipare al Big One Drop, al quale anche quest'anno aderiranno molti isuoi colleghi ed avversari degli high stakes.
Isildur1 ha già preannunciato che, con ogni probabilità, quest’anno non volerà a Las Vegas. Il motivo? Vuole godersi l’estate e soprattutto la Coppa del Mondo di calcio che si disputerà in Brasile, evento che sarà seguito da mille monitor delle comode e attrezzate sale scommesse dei casinò del Nevada. Ma Viktor, in genere, in estate torna nella sua amata Ranas, preferendo il fresco della Svezia, rispetto all'aggressiva aria condizionata che spira sulla Strip. E c’è da giurare che darà action come sempre sulla red room.
Difficilmente il suo sponsor (Full Tilt Poker) lo costringerà a volare in Nevada, Rational Group non ha interessi caldi da quelle parti, anche se tutto il mondo del poker guarderà al primo Main Event con 10 milioni garantiti al vincitore.
Non è il primo giocatore scandinavo a snobbare le WSOP: Peter Eastgate, in passato snobbò l'appuntamento delle WSOP, per dedicarsi alle scommesse dei mondiali sudafricani. D'altronde nei paesi nordici, le normative fiscali molto rigide disincentivano i players a partecipare ad eventi extra europei. Ed è anche per questo motivo che a Vegas si vedono sempre meno svedesi e danesi.
